Svizzera

Troppe informazioni raccolte: 'servizi segreti' bacchettati

L'organo di vigilanza parlamentare constata una prassi in parte illegale al Servizio delle attività informative della Confederazione

(Keystone)
30 gennaio 2020
|

La storia sembra ripetersi: come già successo in passato, il Servizio delle attività informative della Confederazione (Sic) raccoglie più informazioni di quante la legge consenta. Una "pratica problematica" constatata dall'organo di vigilanza parlamentare sui 'servizi'. Anche parlamentari federali sono stati sorvegliati.

Negli ultimi anni hanno fatto discutere casi come quelli dell'ex consigliera nazionale Margret Kiener Nellen e dell'ex 'senatrice' Anita Fetz, entrambe del Partito socialista. Come loro, altri politici di sinistra sono comparsi in alcuni casi dozzine di volte nella banca dati del Sic.

L'associazione dirittifondamentali.ch, che si batte contro lo Stato 'ficcanaso', da tempo accusa quest'ultimo di sorvegliare i partiti politici e movimenti sociali violando la legge. Sulla base delle denunce presentate dall'associazione, la Delegazione delle Commissioni della gestione delle Camere federali (DelCg) – l'organo che sorveglia le attività dei 'servizi' – ha deciso di vederci chiaro.

Disposizioni legale in parte violate

La DelCg nel suo rapporto annuale pubblicato stamane non dà buone note al Sic. Ha constatato che il Sic ha acquisito e trattato informazioni relative all’attività politica e all’esercizio della libertà di opinione nonché delle libertà di riunione o di associazione, violando in parte le relative disposizioni legali, si legge in una nota diramata in mattinata.

Si tratta fra l'altro di migliaia di articoli di giornale, dispacci d'agenzia e testi pubblicati su siti internet. Molti di questi non avrebbero dovuto essere raccolti né trattati, indica nel rapporto. La Delegazione si chiede peraltro "perché il Sic raccoglie migliaia di articoli di stampa che nessuno ha chiaramente il tempo di trattare". 

Dati non cancellati

Nel rapporto viene criticato anche l'operato dei servizi segreti cantonali. Anche qui sono state riscontrate violazioni della legge, la quale vieta l'acquisizione di informazioni su attività politiche, a meno che non vi sia il sospetto di terrorismo o di spionaggio. Un esempio è quello della sorveglianza dei politici di origine curda a Basilea, venuta alla luce una decina di anni fa. La DelCg ha ora scoperto che tali informazioni non sono ancora state cancellate dalle banche dati dei servizi segreti, anche dopo 15 anni.

Nel novembre 2019 la DelCg ha discusso gli interventi necessari con la responsabile del Dipartimento della difesa. La consigliera federale Viola Amherd (Ppd) ha precisato di essere disposta ad attuare gran parte delle 20 misure proposte, rileva la Delegazione. 

 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔