Svizzera

'La stampa scritta deve puntare su contenuti di qualità'

Per Giacomo Salvioni, presidente di Stampa Svizzera, è anche necessario rafforzare il sostegno indiretto, ‘ma i tempi della politica sono troppo lunghi’

'Gli approfondimenti e le inchieste garantiranno la sopravvivenza dei media' (Keystone)
9 gennaio 2020
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Per sopravvivere, la stampa scritta deve «puntare su contenuti di qualità». Ad affermarlo è Giacomo Salvioni, presidente di Stampa Svizzera, l’associazione ticinese degli editori. Per mantenerla e garantirla servono però mezzi finanziari adeguati, che possono essere ottenuti con lo sviluppo dell’offerta su internet, ma anche contando su un maggiore sostegno indiretto alla stampa da parte dello Stato.

Alla fine dell’agosto scorso la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha infatti promesso di rafforzare l’aiuto indiretto alla stampa. La ‘ministra’ delle comunicazioni aveva proposto di estendere la cerchia di quotidiani e settimanali in abbonamento che beneficiano di riduzione sui costi di distribuzione postale, aggiungendo che misure concrete dovrebbero essere presentate al parlamento entro il primo semestre di quest’anno. Sulla stessa lunghezza d’onda anche le commissioni delle comunicazioni delle Camere federali che auspicano un rapido rafforzamento della promozione indiretta alla stampa: a inizio settembre anche la commissione del Consiglio nazionale aveva accolto un’iniziativa parlamentare in questo senso, dando così luce verde a quella degli Stati di elaborare un progetto. Grandi ostacoli non sembrano dunque esserci in quest’ambito, ma «il problema è che i tempi della politica sono troppo lunghi», afferma Salvioni a ‘laRegione’. Infatti i tempi stringono: gli abbonamenti al cartaceo sono in calo e anche le entrate pubblicitarie sono inferiori rispetto al passato. Questa tendenza è sicuramente condizionata anche dall’aumento dell’informazione in rete. Ma internet può anche diventare un ulteriore fonte di entrate. Come? Ad esempio con la pubblicità, che però in rete «rende meno», rispetto a quella sulla carta, precisa il presidente di Stampa Svizzera. Un altra possibilità è quella di offrire abbonamenti online che danno accesso a «contenuti di qualità». Parliamo quindi di «approfondimenti e inchieste» che non dovrebbero essere offerti gratuitamente, visto che sono «curati da giornalisti professionisti».

A ciò va poi aggiunto che in Ticino vi è una situazione particolare: da un lato il portale gratuito TicinOnline domina la scena su internet ed è praticamente diventato «insuperabile», conferma Salvioni. Dall’altro vi è la Rsi che «offre anche molta informazione regionale, a differenza della radiotelevisione svizzerotedesca che si occupa maggiormente di notizie nazionali». Nella Svizzera italiana i giornali sono quindi «in competizione con la Rsi».

‘A rischio un giornale su tre’

Ad esprimersi su questa tematica, ieri, è anche stato Pietro Supino, in occasione della tradizionale conferenza di inizio anno dell’associazione degli editori svizzerotedeschi Schweizer Medien, di cui è il presidente. Anche Supino ha messo l’accento sulla qualità dell’informazione, affermando che, per continuare ad avere successo in un contesto sempre più dominato da internet, i media a pagamento devono diventare ancora più professionali rispetto al passato. È quindi necessario approfondire maggiormente, dando anche più spazio a diversi punti di vista, per far capire ai lettori quali conseguenze concrete possono avere le notizie istituzionali su di loro.

Pure il presidente di Schweizer Medien ha poi sottolineato la necessità di rafforzare i finanziamenti pubblici indiretti alla stampa, «senza i quali nei prossimi tre anni un terzo dei giornali scomparirebbe». In quest’ottica, l’associazione ha lavorato negli ultimi mesi, in collaborazione con la Posta e l’Ufficio federale delle comunicazioni, per creare le basi tecniche per il recapito anticipato dei giornali. Inoltre, nei prossimi mesi, gli editori svizzerotedeschi si impegneranno affinché le Camere federali elaborino anche la base legale necessaria. A corto e a medio termine, il rafforzamento dell’aiuto indiretto alla stampa ha infatti la priorità assoluta per Schweizer Medien.

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