Svizzera

Antiterrorismo nella Svizzera tedesca, undici fermi

Oltre un centinaio di agenti per undici perquisizioni domiciliari scattate in contemporanea questa mattina nei cantoni di Zurigo, Berna e Sciaffusa

La sede del Ministero pubblico della Confederazione (Keystone)
29 ottobre 2019
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Maxi "operazione coordinata" contro il terrorismo questa mattina in diverse località dei cantoni di Zurigo, Berna e Sciaffusa. Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) e le magistrature dei minorenni di Winterthur e Berna, coadiuvati da un centinaio di agenti della Fedpol e delle Polizie dei singoli cantoni, hanno fatto irruzione simultaneamente in undici abitazioni.

Stando alla procura federale, l'Mpc sta conducendo sei procedimenti penali nei confronti di sei imputati maggiorenni sospettati di partecipazione a un'organizzazione criminale e di violazione dell'articolo della legge federale che vieta i gruppi "al Qaida" e "Stato Islamico". Uno di questi imputati è una persona rientrata in Svizzera, dove è già stata condannata in via definitiva per violazione alla legge che vieta i gruppi legati al sedicente "Stato Islamico". Per lui e per un altro imputato, la procura federale ha presentato un'istanza di carcerazione preventiva.

Per altri cinque imputati di meno di 18 anni sono competenti le rispettive magistrature dei minorenni. I procedimenti penali sono collegati con quelli avviati dalle magistrature dei minorenni di Winterthur e Berna. A Winterthur sono stati aperti procedimenti nei confronti di quattro sospettati fra i i 15 e i 17 anni di età. Un altro minorenne di cui non è stata resa nota l'età è indagato a Berna. Per tutti gli imputati si applica, come sempre, il principio della presunzione di innocenza, precisa l'Mpc.

Venerdì scorso, l'Mpc ha depositato al Tribunale penale federale (Tpf) l'atto d'accusa nei confronti di due svizzeri con la doppia cittadinanza che a loro volta sono sospettati di legami con l'Isis. Si tratta di un uomo residente a Winterthur, in possesso della doppia cittadinanza elvetica ed italiana, e di uno svizzero-macedone domiciliato a Frauenfeld (Tg). In base all'atto d'accusa, il primo avrebbe appoggiato attivamente l'Isis, recandosi in Siria e reclutando diverse persone. Il secondo imputato avrebbe a sua volta convinto almeno una persona ad aderire all'organizzazione terroristica.

 

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