Svizzera

Matrimonio per tutti, solo l'Udc è contraria

Il progetto, elaborato in seguito a un'iniziativa parlamentare dei Verdi, prevede che le disposizioni per le coppie sposate si applichino in futuro anche alle persone dello stesso sesso

La norma consentirebbe alle coppie di donne coniugate di accedere alla donazione di sperma (Ti-Press)
21 giugno 2019
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Raccoglie ampio sostegno il progetto "Matrimonio civile per tutti": in procedura di consultazione solo l'UDC, tra i partiti di governo, ha espresso parere contrario. Il progetto, elaborato in seguito a un'iniziativa parlamentare dei Verdi, prevede che le disposizioni relative al matrimonio si applichino in futuro anche alle persone dello stesso sesso. Le unioni domestiche registrate di conseguenza non sarebbero più ammesse.

Nelle risposte alla procedura di consultazione, avviata in marzo dalla Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale, è stato spesso citato l'argomento della parità dei diritti. Buona parte dei partecipanti hanno messo in rilievo che la Costituzione federale considera già oggi inaccettabile la "discriminazione basata sul sesso". L'UDC, respingendo l'intero progetto, giudica che il quadro giuridico sia già regolato nel contesto dell'unione registrata, che garantisce alle coppie omosessuali "gli stessi diritti e doveri". Il PLR, pur riconoscendo che l'unione registrata ha costituito un passo importante, ritiene invece che occorra fare di più per eliminare qualsiasi forma di discriminazione.

I liberali radicali sostengono anche la norma che consentirebbe alle coppie di donne coniugate di accedere alla donazione di sperma, così come il PS che considera questo elemento "di importanza cruciale per la piena apertura del matrimonio alle coppie omosessuali". Stesso discorso per i Verdi, che sono a favore "della piena uguaglianza con la piena attuazione del matrimonio per tutti senza riserve".

Favorevoli al "matrimonio per tutti" anche le organizzazioni familiari, femminili e LGBT. Divisa la Federazione delle Chiese evangeliche, mentre la Conferenza episcopale svizzera ricorda che "l'ambito principale di competenza della Chiesa cattolica è il matrimonio sacramentale".

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