Svizzera

Abuso sessuale in Vallese: annullati 2 proscioglimenti

Il Tribunale federale ribalta la sentenza di quello cantonale che aveva 'assolto' due uomini accusati da aver approfittato di una donna in stato alterato.

Ti-Press
1 aprile 2019
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Il Tribunale federale (Tf) ha annullato l'assoluzione, decisa dal Tribunale cantonale vallesano, di due uomini accusati di aver abusato sessualmente di una donna che era sotto l'effetto di alcol e cannabis. Nella sentenza pubblicata oggi, bacchetta la sua motivazione che definisce "assolutamente insostenibile".

Nel 2016 il Tribunale distrettuale di Martigny e Monthey aveva condannato i due a 34 mesi di carcere, di cui sei da scontare, e al pagamento alla vittima di 15'000 franchi per torto morale, riconoscendoli colpevoli di atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere, con l'aggravante di aver commesso il reato insieme.

Due anni più tardi, il Tribunale cantonale ha prosciolto gli imputati, giudicando che fossero stati indotti in errore dal comportamento a suo avviso ambiguo della vittima, che avevano riportato a casa in auto da un festival, ritenendola consenziente.

Pronunciandosi in ultima istanza, il Tribunale federale annulla la decisione, affermando che "la motivazione è manifestamente insostenibile sotto diversi aspetti".

I giudici cantonali - rileva l'alta corte di Losanna - avevano giudicato che gli effetti dell'alcol si fossero dissipati poiché la vittima era stata in grado di indicare ai due uomini dove abitava e di aprire la porta del suo appartamento. Avrebbero invece dovuto valutare la capacità di discernimento e di resistenza della vittima al momento degli abusi.

La donna aveva constatato che i due avevano con sé un prodotto lubrificante. Aveva allora affermato di aver paura e freddo e aveva detto loro di essere stata vittima di abusi durante l'infanzia. Durante la fase istruttoria, gli imputati hanno riconosciuto di essere rimasti sulle prime sconcertati. Ma ciò non li ha trattenuti a lungo: la donna ha dovuto subire per un'ora e mezzo atti che, secondo uno degli autori stessi, hanno preso "una piega pornografica".

Secondo il Tribunale federale, i giudici cantonali vallesani non hanno tenuto conto della debolezza psichica della vittima a quell'ora avanzata della notte: avrebbero dovuto riconoscere la sua incapacità di resistenza e che non era in grado di opporsi agli atti che le venivano imposti. A suo avviso, la giustizia cantonale ha concluso in modo "insostenibile" che la vittima aveva partecipato agli atti provando piacere, allorché le sue lamentele e le prove raccolte non vanno in questo senso.

Il caso è così rispedito al Tribunale cantonale per un riesame. I giudici di Losanna rammentano inoltre "a ogni buon fine" che quando un tribunale si occupa di una infrazione contro l'integrità sessuale di una persona esso deve, su richiesta della vittima, costituito da almeno un giudice dello stesso sesso di quest'ultima.

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