Svizzera

Dieselgate, i consumatori portano il caso al Tribunale federale

Lo scandalo delle emissioni di CO2 finisce al Tf. La causa è intentata dalla Fondazione svizzerotedesca dei consumatori nei confronti del gruppo Volkswagen

Keystone
22 agosto 2018
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Lo scandalo delle emissioni di CO2 va al Tribunale federale (Tf): la causa intentata dalla Fondazione svizzerotedesca dei consumatori (Sks) nei confronti del gruppo Volkswagen e dell'importatore Amag è stata respinta dal Tribunale del commercio del canton Zurigo.

In una nota odierna, Sks ha annunciato di volersi rivolgere ai giudici supremi. La richiesta di risarcimento per circa 6000 proprietari d'auto residenti in Svizzera a causa del Dieselgate era stata depositata lo scorso dicembre.

Né Volkswagen né Amag, secondo la Fondazione, erano disponibili a negoziare con la Sks sul risarcimento dei danni finanziari dei clienti. Già nel settembre 2017 la Fondazione svizzerotedesca dei consumatori aveva sporto denuncia a Zurigo contro Vw e Amag, ritenendo che questi ultimi avessero ingannato gli automobilisti e violato il diritto svizzero. In quell'occasione avevano chiesto indennizzi da 3000 a 7000 franchi per veicolo.

Altra strategia da parte della Frc

La Federazione romanda dei consumatori (Frc) aveva invece inoltrato lo scorso dicembre circa 2000 richieste di risarcimento contro Vw al tribunale di Brunswick (Germania). Per lanciare la propria raccolta di adesioni, la Frc aveva aderito all'azione avviata dall'ufficio europeo dei consumatori, rappresentato dallo studio di avvocati Hausfeld, già noto negli Usa per i suoi successi in questo genere di cause. La richiesta di risarcimento è stata condotta tramite la piattaforma web myRight, che si assumerà anche i rischi di un insuccesso.

Frc ritiene che agire presso la sede del costruttore al fianco di numerosi consumatori europei permetterà di esercitare una forte pressione sul gruppo Volkswagen e di aumentare la probabilità di ottenere una riparazione. Ad ogni modo, la Federazione si attende una procedura lunga, spalmata su più anni. L'azienda germanica dispone di mezzi molto importanti per difendersi, con avvocati attivi in più paesi europei.

A livello mondiale, Volkswagen ha installato il software manipolato - che segnalava emissioni al ribasso rispetto alla realtà - su circa 11 milioni di veicoli. Nel settembre 2015, di fronte alle accuse delle autorità americane, l'azienda tedesca ha ammesso di aver manipolato su vasta scala i test sui gas di scarico: le automobili in questione inquinavano molto più di quanto indicato nelle prove. Finora lo scandalo è costato a Vw oltre 25 miliardi di euro tra multe e risarcimenti.

In Svizzera i clienti coinvolti nel cosiddetto Dieselgate sono circa 180'000. L'aggiornamento del software delle auto in Svizzera è nel frattempo terminato.

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