Svizzera

Il mille franchi non sparirà

La Banca nazionale svizzera spiega che la banconota è ancora molto utilizzata dalla popolazione per pagamenti e acquisti più costosi. I contati sono i preferiti

Ti-Press
31 maggio 2018
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La banconota da 1’000 franchi resta nel programma della Banca nazionale svizzera (BNS): il biglietto viene ancora molto utilizzato dalla popolazione quale mezzo di pagamento, ha dichiarato oggi il vicepresidente dell’istituto centrale Fritz Zurbrügg in occasione della presentazione dello studio sulle abitudini di pagamento.

In questo modo Zurbrügg oppone un rifiuto alle richieste internazionali in relazione alla lotta contro il denaro sporco. La BNS ha il compito di garantire l’approvvigionamento in denaro della popolazione e di facilitare e assicurare i movimenti di contanti, ha spiegato il vicepresidente, secondo cui alla fin fine è anche questione di garantire la libertà di scelta dei mezzi di pagamento.

Il sondaggio condotto dalla BNS dimostra che la banconota da 1’000 franchi viene tuttora utilizzata molto dalla popolazione svizzera. Il 40% degli interrogati ha infatti indicato di essere stato in possesso di almeno una banconota di questo taglio negli ultimi due anni. Il biglietto assume rilevanza soprattutto per gli acquisti più costosi effettuati con bassa frequenza, come quelli relativi ad automobili, articoli elettronici o mobili, ma anche per il regolamento di fatture allo sportello postale.

In relazione al rafforzamento del franco rispetto all’euro negli ultimi giorni a causa delle incertezze politiche in Italia, Zurbrügg ha spiegato che la BNS continua ad essere convinta della politica monetaria condotta finora, con tassi d’interesse negativi e interventi sul mercato.

Il contante è il mezzo di pagamento preferito

I contanti sono il mezzo di pagamento prediletto degli svizzeri. In media ognuno tiene nel portafoglio 133 franchi. Nel portamonete si trovano inoltre due diverse carte, di credito e/o di debito. Nuovi mezzi di pagamento quali App sono invece ancora poco diffusi, stando a un sondaggio condotto lo scorso autunno dalla Banca nazionale svizzera (BNS) presso circa 2’000 persone e pubblicato oggi. Gli interrogati hanno annotato per una settimana le proprie transazioni, per un totale di oltre 22’500.

I contanti e le App vengono utilizzati in particolare per il pagamento di piccoli e medi importi. Per le spese superiori ai 50 franchi gli svizzeri preferiscono le carte di debito come Maestro/EC e Postcard mentre per gli acquisti sopra i 200 franchi prediligono le carte di credito.

Interessante è che il contante continua però a trovare impiego anche per le transazioni con somme elevate: il 35% dei pagamenti che non ricorrono regolarmente per somme superiori a 1’000 franchi è infatti eseguito in contanti.

La carte di debito sono di gran lunga il mezzo di pagamento senza contanti più utilizzato: delle transazioni censite il 22% è stato eseguito con esse. La quota delle carte di credito si attesta al 5%.

Le persone di 15 anni e oltre domiciliate in Svizzera effettuano in media 1,6 pagamenti al giorno e l’importo unitario medio ammonta a 41 franchi. Il 70% delle transazioni rilevate è regolato in contanti. In termini di valore la quota ammonta invece al 45% della spesa complessiva.

La BNS rileva che una propensione superiore alla media per il contante è evidenziata in particolare dalle persone a partire da 55 anni di età e da quelle appartenenti a economie domestiche a basso reddito. Le persone della fascia di età compresa fra 15 e 34 anni e quelle di economie domestiche ad alto reddito effettuano invece con maggiore frequenza pagamenti mediante carta. Come differenza regionale all’interno della Svizzera emerge inoltre una maggiore propensione all’uso del contante in Ticino.

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