Svizzera

Scambi delle stazioni, le Ffs corrono ai ripari

Dopo i deragliamenti di tre treni viaggiatori l'azienda di trasporto pubblico mira ad accrescere la sicurezza dei convogli

((Ti-Press))
1 febbraio 2018
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Nel 2017 sulla rete delle FFS sono deragliati tre treni viaggiatori su scambi in stazione. Sebbene le indagini non siano ancora terminate, le FFS hanno valutato varie opzioni per rendere ancora più sicuri questi scambi. In futuro le FFS monitoreranno gli scambi delle loro stazioni anche con veicoli di misurazione, allo scopo di sorvegliare meglio stato e grado di usura. Date le similitudini tra i deragliamenti di Lucerna e Basilea, le FFS hanno previsto di sostituire, entro fine marzo 2018, il chiavistellamento degli aghi di questi particolari scambi e di sostituire l’intero scambio entro fine 2019. Le FFS hanno tenuto una conferenza stampa oggi a Basilea per aggiornare i media sullo stato di avanzamento delle indagini relative ai tre deragliamenti dello scorso anno. Le indagini del Servizio svizzero d’inchiesta sulla sicurezza (SISI) non sono ancora concluse e finora è nota solo la causa del deragliamento di Berna del 29 marzo: si è trattato di una rottura da fatica della rotaia con scambio ad ago. Sebbene il motivo dei deragliamenti di Lucerna e Basilea non sia ancora stato chiarito, le FFS hanno elaborato alcune prime ipotesi e definito dei provvedimenti. I due incidenti si sono verificati sullo stesso tipo di scambio, un dispositivo tecnica-mente complesso per il ristretto spazio di alloggiamento disponibile. Allo stato attuale delle conoscenze, le FFS presumono che questa particolare tipologia di scambio abbia avuto, assieme ad altri fattori, un ruolo in entrambi i deragliamenti. In Svizzera ci sono in tutto quattro scambi di questo genere, che vengono percorsi regolarmente da treni viaggiatori con una posizione simile: due a Basilea e due a Lucerna. Le FFS puntano su monitoraggio meccanico e adeguamenti strutturali. Già subito dopo i due deragliamenti della prima metà del 2017, le FFS avevano iniziato a vagliare possibili opzioni per rendere ancora più sicuri gli scambi nelle stazioni e sorvegliare meglio il loro stato e grado di usura. Per il monitoraggio di questi scambi le FFS hanno deciso di imboccare una nuova rotta e di controllarli anche in modo meccanico. Lungo le tratte questo è già uno standard, poiché a fronte delle maggiori velocità di circolazione gli scambi sono sottoposti a una più elevata sollecitazione. Ora le FFS saranno una tra le prime ferrovie in Europa a monitorare con veicoli di misurazione anche gli scambi delle stazioni più utilizzati. Inoltre, le FFS hanno previsto di rimpiazzare il chiavistellamento degli aghi di questi quattro scambi, strutturalmente così complessi, con un modello più moderno. Il chiavistellamento serve a mantenere in posizione corretta la parte mobile dello scambio al passaggio del treno. La sostituzione di questo componente sui quattro scambi, regolarmente percorsi da treni viaggiatori, avverrà entro fine marzo 2018. Fino a metà 2019 le FFS lo sostituiranno anche su tutti e 45 gli scambi analoghi della loro rete. Infine, entro il termine del 2019 i quattro scambi critici saranno sostituiti integralmente. Per le FFS la sicurezza ha la priorità assoluta e i provvedimenti definiti contribuisco-no ad accrescerne il livello. Per capire se i deragliamenti avrebbero potuto o meno essere evitati bisognerà aspettare la conclusione delle indagini del SISI. I 12'850 scambi delle FFS sono altamente affidabili. Nonostante l’elevata sollecitazione cui sono sottoposti, con un totale di 800 000 passaggi al giorno e fino a 380 su quelli più utilizzati, i guasti agli scambi che riguardano i binari sono molto rari: nel 2017 sono stati 60 in totale. Sulla propria infrastruttura le FFS svolgono una manutenzione sempre più preventiva e predittiva. Dal 2008 a oggi, le FFS hanno quadruplicato gli interventi di molatura e rincalzatura. Grazie alla manutenzione preventiva, in futuro le rotaie e gli elementi costruttivi degli scambi dovranno essere sostituiti con minore frequenza. La strategia si sta dimostrando efficace: il numero di guasti alle rotaie è calato, riducendosi del 40 percento dal 2014; dal 2012 le prestazioni di manutenzione curativa e riparativa sono rimaste invariate nonostante l’aumento del grado di sollecitazione.

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