Svizzera

Il 2017 è stato uno degli anni più caldi dal 1864

(Tatiana Scolari)
22 dicembre 2017
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Caldo, più soleggiato e con meno precipitazioni rispetto alla norma: il 2017 fa parte dei sei anni più caldi dal 1864. È quanto indica oggi MeteoSvizzera in una nota, precisando che malgrado il bel tempo, in agosto è stato infranto il record svizzero della quantità di pioggia. Sul versante meridionale delle Alpi e nel Vallese le temperature sono state in media di 1,2 gradi superiori a quelle registrate nel periodo tra il 1981 e il 2010, rileva l’Ufficio federale di meteorologia e climatologia. A livello nazionale l’aumento è in media di 0,8 gradi. Oltre alle temperature più alte, il 2017 è risultato anche più soleggiato rispetto al solito: a Nord delle Alpi il soleggiamento è stato del 110% rispetto al periodo 1981-2010, mentre nel Ticino meridionale si è toccato addirittura il 120%. Nel resto del Paese la quota oscilla tra il 100 e il 110%. In generale le precipitazioni sono state inferiori alla norma, tranne che per la regione alpina dove la quota è stata del 90-115%; in Ticino le piogge hanno rappresentato l’80-95% rispetto a quelle del periodo di riferimento 1981-2010. Malgrado ciò proprio quest’anno è stato raggiunto un nuovo record riguardo ai quantitativi di acqua caduti in pochi minuti. Nella notte tra l’1 e il 2 agosto infatti la stazione di misurazione di Eschenz, sul Lago Bodanico, ha registrato il valore eccezionale di 36,1 millimetri di pioggia in 10 minuti. Il primato precedente era detenuto da Locarno-Monti, che a fine agosto 2003 aveva misurato 33,6 millimetri. Il 2017 è stato anche caratterizzato da un inizio di primavera molto mite, con una crescita molto rigogliosa e precoce della flora, seguito da un rigido periodo di gelo notturno attorno al 20 aprile, che ha causato ingenti danni agli alberi da frutta e alle viti. Quest’estate, conclude MeteoSvizzera, sarà ricordata soprattutto per le notti tropicali, con le temperature rimaste in agosto al di sopra dei 20 gradi.

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