Un padre 52enne e il figlio 34enne sono stati condannati ieri dal Tribunale penale di Ginevra rispettivamente a 7 anni e tre anni e mezzo di carcere. Sono stati riconosciuti colpevoli di tratta di esseri umani aggravata. I due uomini, che appartengono alla comunità rom bulgara, hanno portato in Svizzera persone per chiedere l’elemosina sfruttando la loro vulnerabilità, ha rilevato il tribunale. Le loro vittime, molto fragili e che non parlavano la lingua del posto, si sono trovate bloccate in Svizzera, senza poter tornare nel loro Paese. La colpa del principale imputato è “molto grave” e la sua consapevolezza “inesistente”. I due – già da oltre due anni in detenzione preventiva – verranno espulsi dalla Svizzera. ATS/RED