Svizzera

Oggi si saprà quale dipartimento dirigerà Cassis, ecco le ipotesi

22 settembre 2017
|

Il Consiglio federale deciderà oggi la ripartizione dei dipartimenti dopo l’elezione, mercoledì, di Ignazio Cassis al posto del dimissionario Didier Burkhalter. Il neoeletto non dirigerà per forza il Dipartimento degli esteri (Dfae), potrebbe infatti anche ereditare quello degli interni (Dfi) o di giustizia e polizia (Dfgp) o la difesa.

Si va per ordine di anzianità dei già in carica, Cassis si pronuncerà per ultimo

La ripartizione dei dipartimenti segue una regola non scritta secondo cui i ministri già in carica esprimono il loro auspicio per ordine di anzianità di appartenenza in governo. Di conseguenza, il neo consigliere federale si pronuncerà per ultimo. In caso di disaccordo su un determinato dipartimento, il governo procede a una votazione.

Leuthard terrà il Datec, Maurer le finanze 

Doris Leuthard, la prima a poter esprimere la sua preferenza, non dovrebbe abbandonare le redini del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec), tanto più che ha già annunciato che non si presenterà per una nuova legislatura.

Anche Ueli Maurer non dovrebbe lasciare la guida del Dipartimento delle finanze (Dff), che ha ripreso solo il 1° gennaio 2016. Lo zurighese, che dispone di un diploma federale di contabile, sembra a suo agio al Dff.

Pure il consigliere federale Johann Schneider-Ammann ha più volte dichiarato di sentirsi bene nel suo dipartimento, quello dell’economia (Defr). Non ha però ancora fatto sapere se si presenterà nel 2019. Molti osservatori ritengono tuttavia che questa sia la sua ultima legislatura.

Forse Parmelin (difesa) punterà più "in alto"

Restano il Dfgp, il Dfi – ossia i due dipartimenti diretti dai ministri socialisti, i quali potrebbero essere maggiormente tentati da un cambio di dipartimento – e il Dipartimento della difesa (Ddps), il cui responsabile Guy Parmelin vorrebbe forse optare per un dipartimento più ambito.

Sommaruga con giustizia e polizia?

Simonetta Sommaruga potrebbe essere tentata di abbandonare il Dfgp. Non era stata lei a volerlo quando è stata eletta. La socialista potrebbe quindi lasciare al Plr la responsabilità dell’asilo e degli stranieri. Sommaruga potrebbe però anche attendere la partenza di Leuthard per riprendere il Datec.

Anche Alain Berset potrebbe essere tentato di accasarsi agli esteri, tanto più che in gioventù aveva frequentato un corso per diplomatici, prima di darsi alla politica. Il friburghese è inoltre poliglotta: parla francese, tedesco, inglese, spagnolo e portoghese.

In molti ritengono però che non vorrà lasciare il Dfi a soli due giorni dalla votazione sulla riforma delle pensioni. Altri pensano invece che ciò non rappresenta un problema visto che il cambiamento sarebbe effettivo solo il 1° novembre.

Se Berset dovesse lasciare il Dfi, il Dipartimento potrebbe essere ripreso da Simonetta Sommaruga. Il Ps potrebbe infatti non voler lasciare gli interni a Ignazio Cassis, malgrado (o proprio perché, ndr) il ticinese abbia accumulato molta esperienza nel settore della sanità: come medico cantonale, presidente di Curafutura e presidente della Commissione della sicurezza sociale e della sanità.

Ma il Dfae potrebbe anche interessare a Guy Parmelin. L’Udc potrebbe così maggiormente influenzare il dossier europeo. Il tal caso il vodese dovrebbe lasciare il Ddps meno di due anni dopo l’elezione. Non sarebbe comunque la prima volta che un consigliere federale "si fa le ossa" alla Difesa prima di passare a un dipartimento più ambito.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔