Svizzera

A Bondo la meteo favorisce la ripresa dei lavori, ma la situazione resta critica. Sul posto anche i militari

Continua lo sgombero del materiale
3 settembre 2017
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Con l'attenuarsi delle precipitazioni ieri e con il miglioramento previsto per la giornata di oggi, i livelli dell'acqua dei fiumi Maira e Bondasca, nei pressi di Bondo, diminuiranno ulteriormente. I lavori per la messa in sicurezza della scarpata della sponda lungo la vecchia strada cantonale proseguiranno anche oggi. “Contemporaneamente – segnala Christian Gartmann, portavoce dello stato maggiore, responsabile delle operazioni nel Comune di Bregaglia – si potrà procedere con lo sgombero della strada a Spino in parte ricoperta da oltre un metro di fango. La decisione sulla riapertura della strada del Maloja H3 sarà presa martedì”.
Nel bacino di ritenzione macchinari pesanti continueranno a ripulire la nuova strada cantonale che sarà necessaria in un secondo tempo per trasportare i detriti e i massi dal bacino fino all'apposita discarica. “L'obiettivo è inoltre quello di far defluire il corso del fiume Bondasca, che scorre attualmente sopra la strada, nuovamente sotto il ponte della stessa. Trenta specialisti delle trasmissioni dell'Esercito svizzero sabato hanno iniziato a installare sul territorio della frana in Val Bondasca un sistema per la trasmissione di voce e dati. Permetterà di aumentare la sicurezza del segnale d'allarme nel caso di ulteriori colate”. Il pericolo di altre frane e scoscendimenti resta molto elevato; sul Pizzo Cengalo ci sono da 500mila a un milione di metri cubi di roccia in forte movimento.
Le località di Bondo e Spino sono state completamente evacuate. Non è possibile accedere in modo sicuro agli abitati delle due località e diversi edifici di Spino sono stati danneggiati dalle inondazioni. L'accesso a Soglio dall'Italia è di nuovo parzialmente possibile.

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