Svizzera

Würenlingen è un 'cold case': due nuovi sospettati per l'attentato al volo Swissair per Tel Aviv

Il luogo della sciagura
5 luglio 2017
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Il Ministero pubblico della Confederazione (MpC) ha ricevuto una richiesta per la riapertura dell’inchiesta nel "caso Würenlingen": il 21 febbraio 1970 una bomba fece schiantare a terra un velivolo da poco decollato da Kloten (Zh) , provocando la morte di 47 persone. Quello di Würenlingen è considerato il più grave atto terroristico che ha interessato la Svizzera: i presunti responsabili – legati all’OLP – erano noti, ma non sono mai stati processati.

Secondo quanto scrive oggi la "Neue Zürcher Zeitung", la richiesta rivolta al MpC è motivata da un rapporto dell’Fbi che tira in ballo nuovi sospettati: due cittadini dell’allora Germania Ovest che avrebbero dato man forte al commando palestinese. L’MpC ha confermato all’ats l’inoltro della richiesta di riapertura del procedimento. La domanda deve ancora essere esaminata e i suoi autori saranno informati "a tempo debito" sul risultato, ha precisato un portavoce.

Il Coronado della Swissair era diretto a Tel Aviv. Si schiantò nella località argoviese a causa di una bomba esplosa nel bagagliaio grazie a un meccanismo collegato ad un altimetro. L’inchiesta stabilì che il pacco con la carica esplosiva fu spedito da Monaco, per un destinatario di Gerusalemme. I mittenti erano i cittadini giordani Sufian Radi Kaddoumi e Badawi Mousa Jahwer, che non sono però mai finiti davanti a un tribunale.

In un libro pubblicato all’inizio del 2016, il giornalista della Nzz Marcel Gyr sostiene la tesi che fra la Svizzera e l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) fu raggiunto nel settembre 1970 un accordo segreto che di fatto insabbiò l’inchiesta contro i due presunti responsabili dell’attentato. L’accordo segreto, deciso durante il sequestro di un altro aereo Swissair e altri due velivoli nel deserto giordano, sarebbe stato raggiunto dall’allora consigliere federale Pierre Graber (Ps) – senza chiedere il parere dei colleghi di governo – in un incontro con il responsabile degli affari esteri dell’Olp, Farouk Kaddoumi, organizzato a Ginevra dall’ex consigliere nazionale Jean Ziegler (Ps).

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