Svizzera

Riforma fiscale delle imprese, una batosta per governo e parlamento

Maurer
12 febbraio 2017
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La terza riforma dell’imposizione delle imprese (RI imprese III) è stata affossata con una quota di voti negativi del 59,1%. In 22 cantoni è prevalso il "no" – tra questi i Grigioni con il 62% – mentre in quattro il "sì". Tra questi ultimi figura il Ticino, che ha approvato il progetto nella misura del 51,2%.

Per il Consiglio federale questa è la prima grande batosta in una votazione dal 2014 e, considerando la portata attribuita al progetto, una delle peggiori da diversi anni a questa parte.

La bocciatura dovrebbe seccare soprattutto al ministro delle finanze Ueli Maurer, dopo che l’ultimo fiasco governativo era già stato di sua responsabilità: nel maggio 2014, quando era ancora ministro della difesa, era stato affossato l’acquisto degli aerei da combattimento Gripen. 

Il popolo svizzero vuole invece favorire la naturalizzazione degli stranieri di terza generazione: il 60,4% dei votanti ha oggi deciso di inserire un principio in tal senso nella Costituzione. L’oggetto ha ottenuto anche la maggioranza dei cantoni: 19 hanno votato sì, fra cui il Ticino – con una risicata maggioranza (50,2%) – e i Grigioni (57,3%). La partecipazione si è attestata al 46,3%.

Chiaro "sì" anche al Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA): i voti favorevoli al decreto federale sono stati pari al 61,95% e nessun cantone si è espresso contro. In Ticino la proposta è stata accolta con il 60,5%, nei Grigioni con il 60,3%. L’affluenza alle urne è stata del 46%. (ats)

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