Svizzera

Aiuto sociale, cresce la durata della percezione. I maggiori beneficiari restano bambini e giovani sotto i 18 anni

Aumenta la durata della percezione
21 dicembre 2015
|

In Svizzera, il numero di persone che dipendono dall’aiuto sociale è rimasto stabile, ma si è allungato il periodo di percezione. Nel 2014 la quota nazionale è sempre del 3,2% come l’anno precedente, i beneficiari sono stati 261’983 (+4’791 rispetto al 2013). A cambiare è stata la durata di percezione, secondo le cifre pubblicate oggi dall’Ufficio federale di statistica (Ust). Una volta arrivate all’aiuto sociale, le persone fanno fatica a tornare nel mercato del lavoro: dal 2008 al 2014 la media della durata di percezione è passata da 19 a 23 mesi, pari ad un aumento di 4 mesi. La quota delle persone che percepiscono gli aiuti sociali per una durata superiore ai 4 anni è aumentata dal 25,8% del 2009 al 27,5% lo scorso anno.

A livello cantonale la situazione è rimasta pressoché invariata, Neuchâtel (oltre il 7%), Basilea Città (quasi al 6%), Ginevra (oltre il 5%), Vaud (quasi al 5%), Berna (oltre il 4%) e Soletta (circa il 3,5%) presentano sempre quote superiori alla media nazionale, mentre negli altri cantoni, tra cui il Ticino (con circa il 2,5% leggermente in aumento rispetto al 2013) e i Grigioni (oltre l’1%), si osservano tassi inferiori alla media. I bambini e i giovani con meno di 18 anni continuano a essere i maggiori beneficiari di aiuto sociale (invariato a 5,2%). Una quota in crescita lo scorso anno è stata quella delle persone divorziate (5,7%). Il rischio di dipendere dall’aiuto sociale è quasi tre volte più elevato tra gli stranieri: ne beneficiano infatti il 2,2% degli svizzeri e il 6,3% della popolazione straniera. Dal 2005 la percentuale tra gli stranieri è tuttavia diminuita di 0,3 punti.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔