Tokyo 2020

Al maschile il re dello sprint è l'italiano Jacobs

L'incredibile finale dei 100 regala un podio inatteso, con il ventisienne bresciano che chiude in 9''80 grazie a un'impressionante progressione

Il ventiseienne nato in Texas ma cresciuto sul Garda adesso può guardare tutti dall'alto (Keystone)
1 agosto 2021
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Se tra le donne le padrone incontrastate della velocità sono state le giamaicane, al maschile la gara più attesa dell'atletica leggera incorona Marcell Jacobs. Il ventiseienne nato a El Paso, negli Stati Uniti, ma cresciuto sul Lago di Garda, figlio di un militare texano che quand'era di stanza in Italia sposò una donna vicentina prima di venir dislocato in Corea del Sud, è il re dello sprint ai Giochi di Tokyo. In un'esplosiva finale partita subito con un colpo di scena, con il britannico Zharnel Hughes subito fuori per falsa partenza (per un'Inghilterra che già in semifinale aveva perso Reece Prescod per lo stesso motivo), l'italiano stende tutti con un'impressionante progressione, lui che in stagione non era mai sceso sotto i dieci secondi, ma che nel momento più importante ferma i cronometri sul 9''80, regalandosi non soltanto l'oro ma pure il primato europeo. Con lui, sul podio, salgono l'americano Fred Kerley (9''84), uno che prima di darsi allo sprint era uno specialista dei 400 m, e il canadese Andre de Grasse (9''89). Ed è senz'altro uno dei podi più improbabili della storia dei 100 m alle Olimpiadi, il primo dell'era post Usain Bolt, vista l'assenza non soltanto del campione del mondo Christian Coleman, squalificato fino al 2022 per aver saltato due controlli antidoping, ma pure dei velocisti giamaicani.

Salito alla ribalta mondiale un anno fa, grazie al titolo europeo sui 60 e il record italiano (9''95) stabilito in Liguria, a Savona, in questa finale olimpica Jacobs è semplicemente esploso, arrivando a tre soli centesimi dalla miglior prestazione mondiale stagionale, realizzata dall'americano Trayvon Bromell che era forse il favorito numero uno per la conquista della corona olimpica dello sprint, ma che invece ci ha lasciato le penne in semifinale.

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