Tokyo 2020

Hussein squalificato nove mesi, per lui niente Giochi

Il turgoviese punito dalla camera di disciplina di Swiss Olympic per l'assunzione di un integratore alimentare contenente uno stimolante proibito in gara

(Campione europeo 2014)
23 luglio 2021
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Campione d'Europa 2014 nei 400 ostacoli, Kariem Hussein non prenderà parte ai Giochi di Tokyo. La camera disciplinare di Swiss Olympic ha sospeso per nove mesi il turgoviese, alla luce di un controllo antidoping positivo durante i campionati svizzeri. Alla base della positività, l'assunzione di un integratore alimentare.

Hussein (32 anni) ha reso noto in un comunicato di accettare la sanzione. A suo dire, tutto sarebbe nato dall'aver assunto una pastiglia di Gly-Coramina subito dopo la finale dei campionati svizzeri, vinta in giugno a Langenthal con il tempo di 48”84. Il turgoviese, che ammette di aver ingerito una prima pastiglia prima delle batterie del venerdì, si rammarica dell'errore. Afferma di aver creduto che lo stimolante contenuto, il nikethamide, fosse autorizzato non soltanto in allenamento, ma pure in competizione.

“Il fatto che l'atleta accetti la sospensione e si assuma la responsabilità dell'infrazione merita il rispetto di Swiss Olympic”, ha spiegato in un comunicato il massimo organo sportivo elvetico, affermando di essere rimasto scosso dall'incidente. “L'errore e la sospensione che ne deriva rappresentano un avvertimento per tutti gli sportivi e le sportive: la prudenza non è mai troppa quando si tratta di integratori alimentari”, prosegue il comunicato. La sospensione di Hussein, il quale ha affermato di voler proseguire la carriera, è effettiva a partire dal 16 luglio.

La reazione dell'atleta è stata affidata ai social media... “Questo è il psot più difficile della mia vita. Il mio sogno dei Giochi olimpici di Tokyo è finito. Da venerdì scorso lo so: il risultato di un controllo antidoping ai campionati svizzeri ha mostrato una sostanza che non è ammessa in competizione. È consentita durante gli allenamenti, ma non in competizione. Con l'assunzione di una pasticca di Gly-Coramin dopo la finale ho commesso un grave errore, che ora si traduce in una squalifica di nove mesi. Non è mai stata mia intenzione assumere sostanze illecite. Ero fermamente convinto che non stessi facendo nulla di sbagliato. È una mia responsabilità e ne porto le conseguenze. Specialmente pr tutti quelli che hanno creduto in me e mi hanno sostenuto in tutti questi anni, mi dispiace molto. Ma ci mi conosce sa che continuerò”.

L'ex coach di Hussein, Laurent Meuwly, ha affermato che l'atleta ha subito la giusta punizione per «l'idiozia commessa». Il tecnico friborghese è stato avvistato dallo stesso Hussein pochi minuti prima dell'ufficializzazione della notizia da parte di Swiss Olympic... «Sono rimasto sorpreso. Non avevo più sentito parlare di questa sostanza da cinque o sei anni. La conoscevo sin da bambino, quando la vedevo negli armadietti di mia mamma o di mia nonna, le quali mi dicevano di non mangiarne. A me ricordava le caramelle Sugus», ha dichiarato Meuwly.

Il Gly-Coramin è un medicamento liberamente venduto e in uso da decenni, in particolare tra le persone anziane o tra gli alpinisti in caso di ipoglicemia o di fatica dovuta all'altitudine. «Tutti gli atleti sono tenuti a conoscere le regole. Kariem è medico, ciò che rende tutto ancor più paradossale, a maggior ragione per uno come lui, attento a ogni particolare. Un'idiozia dalle conseguenze importanti», ha concluso Meuwly.

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