Confermata la rottura di legamento crociato anteriore e collaterale mediale, oltre a un danno a un menisco. ‘Il mio obiettivo è recuperare completamente’

Le analisi più approfondite hanno chiuso anticipatamente la stagione di Lara Gut-Behrami, ma forse non completamente la sua carriera (che, ricordiamo, avrebbe dovuto concludersi a fine marzo coronata dai Giochi olimpici di Milano-Cortina). Caduta in allenamento giovedì scorso a Copper Mountain, in Colorado, la 34enne ha infatti riportato la “rottura del crociato anteriore” come pure del “legamento collaterale interno” (oltre a una lesione meniscale del ginocchio sinistro), e dovrà quindi sottoporsi a un intervento chirurgico in programma la prossima settimana.
Un duro colpo, ma che la ticinese ha saputo relativizzare. «Avevo immaginato diversamente i prossimi mesi e non vedevo l’ora che iniziasse questa stagione – ha dichiarato nel comunicato rilasciato da Swiss-Ski –. Nel mondo dello sci, però, di recente abbiamo vissuto ben altre tragedie con la scomparsa di giovani atleti. Un infortunio al ginocchio, per quanto complesso, non può essere considerato un dramma». Dopo aver dichiarato che questo sarebbe stato l’ultimo inverno della sua carriera, la sciatrice non è stata tassativa sul proprio futuro sportivo. «Per il momento l’intento è riprendermi e recuperare tutte le mie capacità. Solo allora saprò cosa mi riserverà il futuro». Un piccolo barlume di speranza. Il capo allenatore del settore femminile, Beat Tschuor, ha espresso solidarietà nei confronti della 34enne. «I Giochi, di scena nella seconda Patria di Lara, ossia l’Italia, erano l’ultimo grande obiettivo della sua carriera. Questo infortunio rende tutto ancora più amaro. Ci auguriamo che l’intervento chirurgico e la riabilitazione vadano il meglio possibile. E, ovviamente, che torni al top della forma sia per continuare la sua carriera che per condurre una vita senza dolori», ha concluso Tschuor affermando che l’assenza della natia di Comano "si farà sentire pesantemente” come atleta e come persona.
Non è la prima volta che la ticinese deve fare i conti con infortuni durante la sua lunga carriera. Ai Mondiali del 2017 di St. Moritz il suo ginocchio sinistro era infatti già stato colpito durante il riscaldamento per la discesa libera della supercombinata: rottura dei legamenti crociati e lesione del menisco. Il primo grande stop risale invece a molto tempo prima. Dopo una caduta in allenamento sul ghiacciaio di Saas-Fee, aveva subìto una lussazione dell’anca destra e aveva dovuto rinunciare all’intera stagione 2009/10, comprese le Olimpiadi di Vancouver. Gut-Behrami, ricordiamo, si è costruita un palmarès incredibile da quando è approdata in Coppa del Mondo nel dicembre 2007. Ha vinto due volte la generale (2016/2024) e sette coppette di specialità (sei volte in superG, una in discesa). La 34enne ha inoltre collezionato 48 successi e la bellezza di 101 podi, distinguendosi pure nelle grandi competizioni. Ben tre le medaglie olimpiche – oro in superG a Pechino 2022, bronzo in discesa a Sochi 2014 e bronzo nel gigante a Pechino 2022. Nelle rassegne iridate ha invece colto due titoli (superG e gigante a Cortina d’Ampezzo nel 2021), quattro argenti e tre bronzi. Chiudere la carriera in questo modo non è sicuramente l’ideale, un po’ di amaro in bocca lascia, ma Lara non aveva più nulla da chiedere o dimostrare. Anzi. Forse regalarci solo ancora qualche soddisfazione.