Sci

Sarrazin doma la Streif, Odermatt pecca di precisione

Il francese accorcia il distacco nella classifica di specialità, capeggiata dal rossocrociato. Exploit di Boisset: partito con il 53 chiude al nono posto

(Keystone)
19 gennaio 2024
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Marco Odermatt non è riuscito a calare il tris: messosi in bacheca il gigante di Adelboden e la discesa libera del Lauberhorn, il fuoriclasse rossocrociato si è piazzato (solo) terzo sull'altrettanto leggendaria Streif di Kitzbühel vinta dal francese Cyprien Sarrazin. Il nidvaldese è stato autore di una prova coraggiosa, ma non impeccabile come invece dimostrato in altre occasioni in cui aveva rifilato distacchi enormi a tutta la concorrenza. Già dalle prime curve il 26enne è infatti parso impreciso, commettendo qualche errore di linea e pagando a caro prezzo il tratto di puro scorrimento a lui meno congeniale. È per contro stato molto bravo sullo Steilhang, dal quale è uscito con oltre mezzo secondo di vantaggio sul canadese Cameron Alexander, in quel momento al comando della gara (quinto alla fine con 0”46 di ritardo) e sulla traversa finale, dalla quale ha trovato la velocità giusta per lanciarsi nello schuss finale. «Fa sempre piacere vedere verde all'arrivo, ma ho capito molto in fretta che non sarebbe bastato per la vittoria – ha affermato Marco Odermatt ai microfoni della Srf –. Già alla prima curva mi sono reso conto che le cose non andavano come avrebbero dovuto. Nei tratti tecnici sono stato veloce, ma posso esserlo ancora di più. Ho perso molto tempo a partire dal Saidlalm. Devo analizzare a fondo il settaggio del materiale. Detto ciò, questo terzo posto rappresenta un nuovo buon risultato», ha concluso.

A imporsi è dunque stato Cyprien Sarrazin, capace di confermare il suo eccellente stato di forma e precedere di soli cinque piccoli centesimi il sorprendere Florian Schieder. L'italiano ha centrato il secondo podio della sua carriera, dimostrando ancora una volta di apprezzare particolarmente il tracciato austriaco e bissando il risultato della passata stagione. Di buon auspicio le prove di Justin Murisier (ottavo a 0"83), Stefan Rogentin e Alexis Monney piazzatisi nei primi venti. Per Murisier si tratta del quinto top ten stagionale nelle prove di velocità, un risultato che lo rimette in carreggiata dopo l'eliminazione precoce nella seconda discesa del Lauberhorn. Ma più di tutto, fa piacere l'exploit firmato da Arnaud Boisset, partito con il pettorale numero 53 e nono al traguardo a 1”11, in quella che è stata la sua settima prova di Coppa del mondo. Il 25.enne vallesano ha tra l'altro dimostrato grande sangue freddo, in quanto è stato costretto a partire due volte. Fermato dopo 30” di gara, quando era perfettamente in corsa, a causa di un telo pubblicitario ribelle, Boisset è ripartito una mezz'ora più tardi e ha calato l'asso per conquistare quello che è il suo miglior risultato in carriera... «È una cosa da pazzi. Sapevo di aver sciato bene nella parte alta e questo mi è servito per ripartire con lo spirito giusto nel secondo start. Tuttavia, dentro di me pensavo che sarei stato fortunato se mi fossi inserito tra i primi 25. E invece è incredibile, ho ottenuto il mio primo top 10», ha commentato 25.enne di Martigny.

Sarrazin, terzo successo stagionale

Cyprien Sarrazin ha così rilanciato il guanto di sfida a Marco Odermatt. Due volte secondo nelle due libere di Wengen, il 29enne ha ribadito il suo eccellente stato di forma che lo ha portato a essere il grande rivale del nidvaldese nelle prove di velocità pura. Per il transalpino di Gap si tratta del secondo trionfo stagionale in discesa, dopo quello firmato a fine dicembre sull'altrettanto spettacolare e difficile pista di Bormio. Senza dimenticare la vittoria nel superG di Wengen, proprio davanti a Odermatt. Sarrazin diventa così il primo francese a imporsi sulla Streif dal 1997, quando Luc Alphand aveva ottenuto l'ultimo dei suoi tre successi (due nel 1995). Prima di loro due, soltanto tre francesi erano riusciti a uscire vittoriosi dalla Scala della velocità pura, ma tutti in un'epoca quasi preistorica per lo sci: Adrien Duvillard nel 1960, Guy Périllat nel 1961 e un certo Jean-Claude Killy nel 1967. Grazie a questo trionfo, Sarrazin torna a insidiare la prima posizione di Odermatt nella classifica di specialità: il campione elvetico mantiene 20 punti di margine che metterà in gioco già domani nella “vera” discesa della Streif, in programma in condizioni meteo che dovrebbero essere eccellenti e, di conseguenza, con una neve ancora più dura e veloce.

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