Sci

Svizzera d’oro e d’argento con Odermatt e Meillard!

Storica doppietta elvetica nel gigante iridato di Courchevel, secondo successo in questi Mondiali per il nidvaldese

17 febbraio 2023
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Giornata davvero trionfale per i colori rossocrociati sulle nevi francesi di Courchevel: venerdì sono arrivate infatti due medaglie strepitose. Sul gradino più alto del podio del gigante è salito il 25enne Marco Odermatt, dominatore stagionale della disciplina, leader di Coppa del mondo e già campione del mondo di discesa libera in questi Mondiali in corso sulle nevi francesi.

"Dopo la prima manche, non credevo davvero di poter vincere», ha detto raggiante al traguardo Odermatt, «ma è davvero fantastico aver fatto la doppietta in compagnia di Loïc». Il nidvaldese, che partiva con tutti i favori dei pronostici, è il primo svizzero a vincere due medaglie d’oro nella stessa edizione dei Mondiali dopo Pirmin Zurbriggen, che riuscì nell’impresa sia nel 1985 (Bormio) sia nel 1987 (Crans-Montana).

«Le mie emozioni erano probabilmente più intense dopo il successo nella discesa di qualche giorno fa», ha aggiunto il nuovo campione, ricordando il fatto che in quella disciplina non aveva mai vinto nemmeno una volta prima di questi Campionati del mondo.

«Oggi è stata davvero una battaglia durissima», ha riconosciuto, concludendo, colui che attualmente è senza ombra di dubbio il miglior sciatore del pianeta e che, in gigante, è sempre salito sul podio nelle ultime 16 gare che ha disputato, tenuto conto anche di Giochi olimpici e Coppa del mondo.

Più forte delle avversità

Piazza d’onore (con 32/100 di ritardo dal trionfatore) per l‘altro svizzero Loïc Meillard, risalito in classifica grazie al migliore tempo di manche dal quarto posto che occupava al termine della prima prova. Per il vallesano di origini neocastellane si tratta della terza medaglia iridata, dopo quelle vinte nel 2021 in combinata e nel parallelo. «Nessuno ci avrebbe mai creduto», ha commentato il 26enne, che finalmente - dopo esserci andato vicino in un paio di occasioni (quarto e quinto) - è riuscito a conquistare una medaglia mondiale anche nello slalom gigante. «Né con Marco né con altri, fra una manche e l’altra, abbiamo parlato di una possibile doppietta», ha continuato Meillard. «Era del tutto fuori discussione che potesse succedere. Più che altro, abbiamo tutti commentato la perfetta prima prova di Schwarz. Ho passato tre giorni a letto con la febbre», ha fatto notare Meillard, «e inoltre avevo preso una brutta botta al tallone in allenamento. Non ero certo nelle condizioni ideali, dunque, ma avevo grande fiducia in tutto il buon lavoro che avevamo svolto la scorsa estate, e sentivo che avrebbe prima o poi dato i suoi frutti».

Il ragazzo di Hérémence è indeciso se considerare questo argento più importante del successo colto di recente a Schladming nel prestigioso gigante di Coppa del mondo disputato in notturna: «Non so quale sia il risultato migliore, dato che ogni momento possiede le sue particolarità. Certo, questa doppietta svizzera è eccezionale, specie perché dopo la mia prima manche - non proprio eccezionale - ho saputo decisamente cambiare marcia. Ora festeggerò un po’, ma senza dimenticarmi che domenica ci sarà lo slalom, un’altra gara a cui tengo davvero molto».

Il bronzo è andato invece all’austriaco Marco Schwarz, che a metà gara guidava il gruppo con quasi 6/10 di vantaggio su Odermatt, ma che poi, per sua stessa ammissione, nella seconda manche ha subito troppo la pressione che gli gravava sulle spalle.

Eguagliato Svindal

Odermatt ha approfittato di un paio di errori dell’austriaco nella parte bassa del secondo tracciato - un po’ meno angolato del primo - per firmare una doppietta mondiale discesa-gigante davvero molto rara: l’unico a saper fare altrettanto negli ultimi 50 anni era stato il norvegese Aksel Lund Svindal nel 2007.

Prima di Marco Odermatt, gli altri svizzeri a mettersi al collo l’oro mondiale nel gigante erano stati Carlo Janka nel 2009, Michael von Grünigen nel 1997 e nel 2001, Pirmin Zurbriggen nel 1987, Heini Hemmi nel 1976 e Roger Staub nel 1960.

Weekend con gli slalom

Il programma della rassegna iridata si concluderà fra sabato (donne) e domenica (uomini) con la disputa degli slalom speciali. Fra le ragazze, fari puntati in casa rossocrociata soprattutto su Wendy Holdener, che in questi giorni a Méribel ha conquistato due argenti, in combinata e nel parallelo. A fine novembre a Killington, la svittese è riuscita finalmente a vincere - dopo un’infinità di podi - il suo primo slalom di Coppa del mondo, bissato poco dopo da un’altra affermazione al Sestriere. Poi, nei 5 slalom seguenti, Wendy è salita una sola volta sul podio, quando giunse terza dietro Shiffrin e Dürr: il trend dunque non è dei migliori, ma lei nei grandi appuntamenti è solita dare il meglio di se stessa, e dunque la inseriamo fra le favorite. Ovviamente dietro l’americana Shiffrin - argento in superG e oro in gigante qui a Méribel - ma soprattutto sempre capace di vincere almeno un oro in ogni Mondiale disputato dal 2013.

Fra gli uomini, più carte da giocare

In campo maschile, domenica, la Svizzera possiede qualche carta in più da giocare, specie grazie a Loïc Meillard, Daniel Yule e Ramon Zenhäusern, che pongono la selezione elvetica in una situazione decisamente migliore rispetto al passato, fra i paletti stretti. Risolti i problemi fisici, Zenhäusern è tornato a pieno diritto fra i migliori slalomisti al mondo. Secondo a Schladming e vincitore a Chamonix, il colosso di Bürchen è in grande forma e sarà un avversario scomodo per tutti.

Anche Yule è un pretendente accreditato quantomeno per il podio. Vincitore a Madonna di Campiglio e a Kitzbühel, l’atleta della Val Ferret quest’anno si porta appresso un’enorme carica agonistica. Un po’ in calo nelle ultime uscite di Coppa del mondo (11° a Wengen e Adelboden, uscito a Schladming), il vallesano deve ritrovare la giusta concentrazione: lo slalom è una disciplina che non perdona il minimo errore. Qualche chance in meno per Loïc Meillard e Marc Rochat. Il primo, però, dopo l’argento in gigante potrà sciare senza eccessive pressioni, e magari potrebbe rivelarsi la sorpresa di giornata. Fra gli avversari, occhio soprattutto ai norvegesi, che con Henrik Kristoffersen e Lucas Braathen puntano chiaramente al podio, se non addirittura all’oro, visto che in stagione sono già stati capaci di vincere due volte in slalom. E poi sarebbe imprudente non considerare le quotazioni di Clément Noël, che sciando in casa potrà godere del massiccio sostegno del pubblico. Il campione olimpico non aveva iniziato troppo bene la stagione, ma il successo nel tempio di Schladming senz’altro lo rilancia ed è senza esitazione da inserire fra i papabili per la conquista dell’alloro mondiale.

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