Qatar 2022

Bandiera del Kosovo nello spogliatoio serbo: ‘Fifa ipocrita’

Criticata dal governo della Serbia la decisione di avviare un procedimento disciplinare contro la locale Federcalcio per il vessillo esposto ai Mondiali

Sport e politica
27 novembre 2022
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Il ministro degli Esteri serbo Ivica Dacic ha criticato, definendola "ipocrita", la decisione della Fifa di avviare un procedimento disciplinare contro la Federcalcio serba per il vessillo apparso nello spogliatoio della nazionale serba al Mondiale in Qatar, in occasione della recente partita con il Brasile, raffigurante la mappa del Kosovo, con sopra i simboli della bandiera serba e la scritta ‘Nessuna resa’.

"Immaginate che l’Ucraina dica ‘La Crimea è Ucraina, nessuna resa’. Qualcuno forse punirebbe e caccerebbe l’Ucraina?", ha detto Dacic in dichiarazioni oggi alla tv privata Prva. Si tratta solo di "ipocrisia", ha aggiunto, osservando come la Serbia non possa reagire nella sua veste di stato trattandosi (per la Fifa) di una organizzazione sportiva. Il Kosovo, ha detto ancora Dacic, non è riconosciuto dalle Nazioni Unite, mentre la Serbia è uno Stato internazionalmente riconosciuto, membro dell’Onu, con il Kosovo quale parte integrante del suo territorio.

‘Cosa c’è di offensivo?’

"Che cosa c’è in tutto ciò che non è in linea con il diritto internazionale, che cosa c’è di offensivo?", ha affermato il ministro degli Esteri, secondo il quale questa vicenda è "la dimostrazione di quanto non vi siano principi ma doppi standard". "Loro (la Fifa) non punirebbero mai l’Ucraina se Kiev dicesse ‘il Donbass è nostro e la Crimea è nostra. Nessuna resa’", ha detto Dacic.

La Serbia non riconosce l’indipendenza proclamata il 17 febbraio 2008 dal Kosovo, considerato ancora una sua provincia meridionale a maggioranza di popolazione di etnia albanese. Oltre a Russia e Cina – membri permanenti del consiglio di sicurezza Onu – l’indipendenza di Pristina non è riconosciuta da cinque dei 27 Paesi membri della Ue – Spagna, Romania, Grecia, Cipro e Slovacchia – cosa questa che crea problemi per incontri nei vari tornei di calcio internazionali dal momento che il Kosovo è stato ammesso ufficialmente a Fifa e Uefa nel 2016. Dei 193 Paesi membri dell’Onu, sono meno di 100 quelli che riconoscono il Kosovo indipendente, anche se su questi numeri non vi è concordanza fra Belgrado e Pristina. A riconoscerlo sono con, Usa e Italia, tutti gli altri principali Paesi occidentali.

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