Hockey

Alla Coppa Spengler è il Davos a trionfare

I padroni di casa conquistano meritatamente il trofeo dodici anni dopo l'ultima volta, domando in finale una stoica Dynamo Pardubice

In sintesi:
  • I gialloblù conquistano il trofeo per la sedicesima volta
  • Decisivi i gol di Rasmussen (doppietta), Corvi, Dahlbeck e Olofsson
La festa è dei padroni di casa
(Keystone)
31 dicembre 2023
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Esattamente cent'anni fa l'Oxford University conquistava la prima Coppa Spengler della storia, oggi a festeggiare è stato il Davos, organizzatore del torneo, per la sedicesima volta, tante quante il Team Canada.

Sia Josh Holden, sia Vaclav Varada confermano grossomodo per la partita decisiva il lineup della semifinale. Ad avere più possesso del disco nei minuti iniziali sono i cechi, ma la prima vera occasione è quella che capita a Dahlbeck al 6‘, mentre al 10’ Olofsson allarga troppo la mira al 12'06" Bucko trova il pertugio giusto per battere Aeschlimann, ma la sua rete viene annullata in seguito a un coach's challenge della panchina grigionese. Un minuto dopo a segnare è invece sull'altro fronte Dennis Rasmussen. Aeschlimann si dimostra poi attento al 15‘ sul tentativo di Paulovic.

Il secondo periodo è totalmente di marca gialloblù, con l'occasione di Wieser, la traversa di Bristedt e il doppio tentativo di Nordström. Logicamente al 31'17" arriva il raddoppio di Corvi, con un (raro per lui) tiro al volo. Il Davos continua a imperversare dalle parti di Kloucek, nuovamente salvato dai ferri sulla conclusione di Nussbaumer. Poi però Bristedt viene penalizzato e a Hyka bastano diciassette secondi per trafiggere Aeschlimann. Passano altri tredici secondi e Kousal pareggia i conti, servito sul secondo palo dopo un disco perso da Fora. I padroni di casa sono però bravi a non lasciarsi innervosire e si riportano meritatamente in vantaggio con Dahlbeck (e la deviazione di Kostalek che trae in inganno il suo estremo difensore) a un minuto dalla sirena.

Il Davos si ripresenta sul ghiaccio per gli ultimi venti minuti determinatissimo a condurre in porto un successo che manca dal 2011. E dopo un'occasione per Wieser allungano grazie a Rasmussen, pure lui favorito dal pattino di un ceco, dopo appena 31 secondi. Al 42'25" Olofsson sfrutta il rebound di Kloucek su un tiro di Wieser (autore di una gran partita) per fare 5-2 e far scoppiare l'Eisstadion in un boato. Se pero c’è una qualità che la Dynamo ha dimostrato in questa settimana è la capacità di non arrendersi mai, a dimostrazione di Mandat che al 52' si invola solo verso Aeschlimann per firmare la terza rete ospite. Kloucek lascia la sua gabbia con 2'20" ancora sul cronometro, ma non succede più nulla e a festeggiare è il Davos.

Davos - Dynamo Pardubice (1-0 2-2 2-1) 5-3
Reti: 12'55" Rasmussen (Haapala) 1-0. 31'17" Corvi (Olofsson, Wieser) 2-0. 36'28" Hyka (Radil, Ceresnak/esp. Bristedt) 2-1. 36'41" Kousal (Radil) 2-2. 38'58" Dahlbeck (Wieser) 3-2. 40'31" Rasmussen (Haapala) 4-2. 42'25" Olofsson (Wieser) 5-2.
Davos: Aeschlimann; Dominik Egli, Dahlbeck; Andersson, Näkyvä; Fora, Jung; Guebey; Stransky, Rasmussen, Haapala; Wieser, Corvi, Olofsson; Ambühl, Nordström, Bristedt; Jurco, Chris Egli, Nussbaumer; Frehner.
Dynamo Pardubice: Kloucek; Ceresnak, Dvorak; Kostalek, Vala; Hradek, Hajek; Bucko; Hyka, Sedlak, Cienciala; Radil, Zohorna, Kousal; Kaut, Musil, Mandat; Pochobradsky, Poulicek, Mandat; Ricka
Arbitri: Tscherrig, Fonselius (Fin); Fuchs, Hautamäki (Fin).
Note: 6'267 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 2 x 2‘ contro il Davos; 3 x 2’ contro il Pardubice. Tiri in porta: 28-26 (9-12, 14-8, 5-6). Al 12'06" gol annullato a Bucko dopo coach's challenge del Davos per fuorigioco. Traverse: 25'54" Bristedt, 35'00" Nussbaumer. Al 58'27" timeout Dynamo Pardubice, che gioca senza portiere dal 57'40" al 59'38". Premiati quali migliori giocatori in pista, Enzo Corvi e Robert Kousal.

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