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‘Era come stare su un ottovolante’

Il presidente Vicky Mantegazza e una stagione vissuta dal suo Lugano un po’ alla giornata.‘Non potevo chiedere di più a questa squadra’.

‘Ringrazio i tifosi che sono venuti a sostenerci, perché giocare davanti a un pubblico numeroso è un’altra cosa’
(Ti-Press/Golay)
27 marzo 2023
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Nei corridoi della Cornèr Arena sono ancora vivide le immagini dei visi cupi dei bianconeri quando lasciano il ghiaccio dopo gara 6 dei quarti, mentre i giocatori del Ginevra escono dispensando abbracci e ‘cinque’ di soddisfazione e sollievo, chiaro segnale di quanto le Aquile avessero capito che la serie fosse davvero incerta. E se durante i sei confronti le due squadre non hanno risparmiato colpi, una volta cessate le ostilità torna a vigere un clima di rispetto e fairplay, con i complimenti reciproci durante la rituale cerimonia della stretta di mano a centro ghiaccio e nelle dichiarazioni post partita. Anche se, naturalmente, in casa bianconera la delusione non si può certo smaltire tanto in fretta.

Vicky Mantegazza: quali sono le prime emozioni dopo l’eliminazione?

«Credo che alla fine abbiamo pagato gli sforzi profusi durante i preplayoff contro il Friborgo e le lunghe trasferte in entrambe le serie, non potevo chiedere di più a questa squadra. A essere sinceri questa stagione vivevamo un po’ alla giornata era come essere su una giostra, non sapevamo mai cosa aspettarci».

Avete riconquistato il pubblico, questa è già una piccola vittoria?

«Questo è importante, pero è chiaro che il pubblico vuole vedere una squadra che gioca per vincere, è stata una stagione difficile da qualche punto di vista, però negli ultimi tempi ci siamo ripresi, e ringrazio il pubblico che è venuto a sostenerci perché giocare davanti a un pubblico numeroso è un’altra cosa».

È immaginabile che ci vorrà un paio di giorni per metabolizzare il tutto, avete già un’idea della squadra che verrà?

«No, adesso ci prendiamo un paio di giorni, dopo ci metteremo al tavolo e inizieremo a lavorare per la prossima stagione, qualche nuovo giocatore lo abbiamo già firmato e poi vedremo quali altri pezzi del puzzle prendere».

Domenica, nel primo tempo il Ginevra Servette ha giocato molto meglio di voi, poi nel secondo e terzo tempo è uscito il carattere di questa squadra...

«Sì, ma il Ginevra e una squadra estremamente forte, dispone di giocatori molto fisici, non per niente ha vinto la regular season, come detto prima non potevo chiedere di più alla squadra».

Promuovere Luca Gianinazzi dall’Under 20 Elite è stato un po’ un azzardo, che però ha pagato e ha permessi di riuscire a riconquistare il pubblico, una base su cui poter ripartire?

«Esattamente, abbiamo seguito il “Giana” da parecchio tempo non è che sia caduto dal cielo, semplicemente abbiamo anticipato i tempi. Adesso vogliamo chiudere questa stagione e ripartire l’anno prossimo da dove abbiamo concluso questa stagione».

‘Qualche cambiamento ci sarà’

Il direttore sportivo Hnat Domenichelli, invece, ai microfoni di Ticinonews inizia già a proiettarsi avanti, per quanto concerne in particolare per quanto riguarda la costruzione della squadra edizione 2023-24: «Ci siamo complicati la vita, ma da febbraio via c’è stato un grande click e la reazione è positiva per il futuro, sia per quanto concerne la squadra, sia a livello di pubblico. Personalmente non mi sento stanco, il mio contratto è del resto a tempo indeterminato. Adesso c’è la chiusura della stagione con i colloqui di uscita, che richiederanno all’incirca una settimana, tra cui quello con Gianinazzi. Ma qualche cambiamento a livello di rosa lo abbiamo già deciso e lo annunceremo nelle prossime settimane. Chi pensa di poter essere soddisfatto con un’uscita a testa alta nei quarti di finale, però non è nella società giusta. Il budget sarà simile a quello di questa stagione, il peggio è stato subito dopo il Covid, ma ora abbiamo recuperato».

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