Hockey

È una domenica bestiale, e la Svizzera perde ancora

Subito in gol con Frick, che è un difensore, gli elvetici faticano a segnare anche contro i campioni del mondo, a cui stavolta va bene un po’ tutto

A volte capitano giornate così...
(Keystone)
18 dicembre 2022
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In pista subito dopo pranzo a caccia del successo, infine, alla prima edizione degli Swiss Ice Hockey Games, la Svizzera di Patrick Fischer cerca subito di aggredire i campioni mondiali e olimpici della Finlandia, a loro volta sconfitti a due riprese nelle prime due partite della tappa elvetica dell’Euro hockey tour. E i rossocrociati cercano subito di prendere per il collo la selezione guidata da Jukka Jalonen, anche se, però, nei primi cinque minuti l’occasione più ghiotta capita sul conto di Joonas Kemppeinen, servito da Ohtamaa dopo essere stato dimenticato da tutti davanti a Descloux, che però ci mette una pezza.

A poco a poco anche la Finlandia entra in partita, ma a segnare per primi – finalmente – sono i rossocrociati, al 15’41’’. A sbloccare le marcature, però, sorprendentemente, è l’inatteso Lukas Frick, il ventottenne difensore del Losanna che lancia un 2 contro 1 in compagnia di Mottet, e dopo essere entrato nel terzo offensivo finlandese non soltanto decide di saltare l’uomo come il più scafato degli attaccanti, ma invece di servire l’ala friborghese, con tutta calma beffa l’incolpevole Emil Larmi tra i gambali.

Il secondo tempo, invece, parte malissimo per gli elvetici: passano appena sedici secondi e dopo che i rossocrociati non riescono a liberare il terzo, sul backhand non irresistibile del bianconero Markus Granlund il portiere Descloux combina la frittata (1-1 al 20’16’’). Ma la beffa vera arriva al 26’55’’, quando il funambolico Hartikainen, smarcato da Aaltonen, segna il raddoppio. Un gran bel gol, quello della linea di Granlund, che però in avvio è viziato da un fuorigioco chilometrico, in un secondo tempo in cui oltretutto in pista c’è soltanto un linesman, dopo che già al 22’52’’ Dario Fuchs è costretto a lasciare il ghiaccio per infortunio. Tuttavia, prima dell’inizio del torneo gli staff tecnici si erano accordati sulla decisione di non far ricorso ai coach’s challenge per verificare potenziali infrazioni in entrata di terzo – a dopo le proteste degli stessi finlandesi, i quali giudicavano non idonea la copertura televisiva all’altezza delle due linee blu –, di conseguenza Patrick Fischer ha le mani legate. Fischer che, però, al 33’30’’ decide di far uso di quel coach’s challenge dopo che i due arbitri cechi decidono d’interrompere il gioco poco prima che Fora segnasse quello che sarebbe stato il gol del 2-2 per una presunta invasione di porta di Praplan che, però, dalle immagini sembra essere tutt’altro che evidente: in ogni caso, dopo il fischio arbitrale, il gioco era fermo, quindi la rete del difensore ticinese del Davos in nessun caso avrebbe potuto essere assegnata...

Ma non è finita: a 37’’ dalla seconda sirena arriva addirittura il terzo gol finlandese, per una Svizzera che non meriterebbe di ritrovarsi in quella situazione. E che, invece, subito in avvio di terzo periodo subisce pure il quarto gol, frutto di un’autorete di Kukan, che anticipa il povero Descloux su un centro di Granlund, e la partita sostanzialmente si chiude lì.

Svizzera - Finlandia (1-0 0-3 0-1) 1-4
Reti: 15’41’’ Frick (Praplan) 1-0. 20’16’’ Gralund (Aaltonen) 1-1- 26’55’’ Hartikainen (Aaltonen, Granlund) 1-2. 39’23’’ Ruotsalainen (Rajala, Honka) 1-3. 40’30’’ Granlund (autorete Kukan) 1-4.
Svizzera: Descloux; Kukan, Loeffel; Frick, Fora; Alatalo, Egli; Le Coultre; Herzog, Corvi, Moy; Mottet, Haas, Praplan; Miranda, Jason Fuchs, Riat; Scherwey, Thürkauf, Bertschy; Riedi.
Finlandia: Larmi; Niku, Lepistö; Ohtamaa, Niemela; Koivisto, Eronen; Sund; Honka; Granlund, Aaltonen, Hartikainen; Kuokkanen, Kemppainen, Ikonen; Rajala, Tyrväinen, Ruotsalainen; Suomi, Tikka, Repo.
Arbitri: Kika (Cec), Prazak (Cec); Obwegeser, Dario Fuchs.
Note: 4’489 spettatori. Penalità: 3 x 2’ contro entrambi le squadre. Tiri in porta: 43-26 (15-10, 16-10, 13-6). Svizzera senza Andrighetto, Marti, Rod e Waeber (tutti a riposo). Dal 22’52’’ al 36’27’’ partita giocata con un solo linesman, dopo l’uscita di scena di Dario Fuchs per infortunio e poi sostituito da Eric Cattaneo. Premiati a fine partita, quali migliori in pista, Lukas Frick e Emil Larmi.

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