Hockey

Lichtsteiner, l'ambasciatore del Lugano. 'Sempre stato tifoso'

L’esperienza e la leadership dell'ex calciatore della Nazionale al servizio del club bianconero. 'Porto questi colori nel cuore. Proveremo a fare grandi cose'

Ti-Press/Golay
26 marzo 2021
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Ora è ufficiale: Stephan Lichtsteiner, l'ex capitano della nazionale di calcio, nonché giocatore di Arsenal, Juventus e Lazio, tra gli altri, in occasione della prossima assemblea degli azionisti entrerà a far parte del Consiglio d'amministrazione dell'Hc Lugano. E a chi gli chiede il perché un ex calciatore di fama internazionale decida di cambiare passione nel post-carriera, il trentasettenne lucernese, che aveva appeso le scarpette al chiodo al termine della scorsa stagione, risponde così. «È vero, l'hockey è un'altra cosa, ma sin da piccolo nutro dell'affetto per questo sport, da quando ogni tanto vi giocavo con gli amici («non ero tanto bravo, quindi...» ride). Se ero tifoso, da bambino? Sì, lo sono sempre stato. Essendo cresciuto a Lucerna, però, andavo ad assistere alle partite dello Zugo, che è stato il mio primo amore. Il nuovo amore, invece, è bianconero. E questi sono colori che conosco molto bene, e che porto nel cuore».

Oltre a quei colori, Lichtsteiner conosce anche molto bene il presidente del Lugano, Vicky Mantegazza. «Con lei ho sempre avuto una bella amicizia. Sono stato più volte qui a Lugano ad assistere alle partite, l'ultima volta alla finale contro il Berna (nel 2016, ndr): l'ambiente era pazzesco, simile a quello che si vive in Italia nel calcio. E Vicky a sua volta poi è venuta a vedermi qualche volta, quando ancora giocavo. E poi è nata quest'idea. Con lei parliamo ogni tanto anche di calcio, infatti lei è tifosa della Juventus, e comunque bisogna anche trovare le sinergie tra il mondo dell'hockey e quello del pallone».

Il suo ruolo nel nuovo Cda è chiaro. «Sarò l'ambasciatore dell'Hockey club Lugano. Poi, come il calcio, anche l'hockey è uno sport di squadra, e l'esperienza che ho maturato in vari club in alcuni settori, come ad esempio la medicina dello sport, potrebbe portare a sviluppi: vedremo quali frutti questa collaborazione darà, a beneficio di entrambe le parti, così da crescere insieme».   

Per un mondo, quello dell'hockey, che suscita grande interesse in Stephan Lichtsteiner. «Purtroppo personalmente non conosco ancora alcun giocatore, ma mi interessa molto capire come preparano loro le partite, anche se sottolineo che non avrò alcuna influenza su ciò che succede sul livello sportivo. Ci sono mille cose da vedere, mille esperienze da fare per la mia crescita personale, e trovo bello vedere cosa si fa in uno altro sport come l'hockey».

Che ora è entrato a far parte della sua vita. «Ero preparato al post carriera. Sapevo che avrei giocato finché sentivo di poter restare su alti livelli: del resto, anche sapendo qual'è il tuo valore, gli ultimi anni risultano un po' frustranti. Poi, ecco quest'opportunità a Lugano, con l'ambizione di fare grandi cose, tutti insieme. Oltre, appunto, a esperienze che per me sono completamente nuove».

 

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