Hockey

Ambrì, stavolta l’appendice supplementare è amica 

I biancoblù centrano la qualificazione ai quarti di Coppa grazie a un gol di Grassi. 'Una bella prova di carattere'.  Lugano sul velluto con l'Oberthurgau

Il match-winner (Keystone)
25 ottobre 2020
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Chi la dura la vince. Dopo diverse sconfitte patite sul filo di lana al supplementare o ai rigori, i leventinesi si sono imposti a Rapperswil sfruttando l'overtime e hanno intascato la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Svizzera. E pensare che la contesa si era aperta nel peggiore dei modi, con una rete subìta per manodi Rowe dopo appena nove miseri secondi. «Fatta eccezione per poche partite, reagiamo sin qui bene quando capita qualcosa di storto, stesso discorso vale dopo la rete del 2-2 incassata a pochi minuti dal 60’. È stata dunque una bella prova di carattere», afferma Daniele Grassi, colui che ha deciso la sfida con una rete ottenuta al 63’ in situazione di penalità differita contro un Rapperswil orfano dell’ammalato Cervenka.

Dopo il gol subìto prematuramente l’Ambrì ha un po’ sofferto il colpo, ma col passare dei minuti è riuscito a riprendersi. Dopo un break fallito da D’Agostini a tu per tu con Nyffeler in situazione d’inferiorità numerica, è arrivato il pareggio al 14’ ottenuto in powerplay dal solito Nättinen. Un preciso tiro al volo, ormai un marchio di fabbrica per il finlandese al quinto centro stagionale in altrettante uscite ufficiali, media semplicemente da capogiro. Il match si è in seguito disputato sui binari dell’equilibrio, poche le scene concitate davanti ai portieri, e molta circospezione da parte delle squadre. Una circospezione smarrita dai locali poco prima di metà gara. Nonostante il vantaggio numerico sul ghiaccio, Clark e soci si sono fatti trafiggere dalla più classica delle ripartenze finalizzata da Dal Pian. L’Ambri ha in seguito gestito bene il vantaggio, la maggior pressione dei sangallesi nella terza frazione non ha portato grandi pericoli per Ciaccio. Ci è quindi voluta l’ennesima evitabile penalità in un momento topico dell’incontro di D’Agostini per riportare a galla il Rapperswil, a segno con Lehmann al 57’. A rendere ancora più amara la pillola è il fatto di aver sciupato pochi istanti prima il colpo del k.o. con Müller, presentatosi solo davanti a Nyffeler. Fortunatamente però stavolta l’epilogo ha sorriso ai biancoblù grazie appunto al prezioso gol di Grassi. «Finalmente è girata dalla nostra, nelle precedenti gare spingevamo, ma i risultati non arrivavano. Questo duro inizio di stagione ci ha forgiato, è importante restare uniti, facendo così arriveranno pure le vittorie - racconta l’autore del punto decisivo -. Personalmente il gol mi fa bene, ma ancora più importante è aver passato il turno».

Reduce da un lungo infortunio, il numero 21 sta progredendo. «Fisicamente sto bene, ma non sono ancora al mio livello ottimale, durante il gioco sento che mi mancano quei centesimi di secondo per evitare di essere a volte in ritardo, ma sento di essere sulla strada giusta e ciò mi dà fiducia».  

Lugano a forza undici a Romanshorn

Il Lugano, come previsto, non ha dal canto suo incontrato particolari difficoltà a staccare l'ultimo biglietto per gli ottavi di finale (dove affronterà gli Zsc Lions): a Romanshorn i bianconeri hanno infatti liuidato con un perentorio 1-11 la sfida con l'Oberthurgau. Che, peraltro, avevano aperto le marcature con Huber al 5'08". Per i bianconeri sono invece andati a bersaglio Kurashev (3), Carr (2), Antonietti, Morini, Lammer, Boedker, Loeffel, Herburger.

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