Hockey

Coronavirus, Fasel: 'Non giocheremo in stadi vuoti'

Il presidente della Federhockey annuncia che una decisione in base a cosa succederà dopo il 15 marzo. E spunta l'opzione di uno spostamento all'Est

4 marzo 2020
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Mancano 64 giorni all'inizio dei Campionati del mondo a Zurigo e Losanna e René Fasel, il presidente della Federhockey internazionale, continua a seguire con apprensione la situazione legata al Coronavirus. «Di certo, non giocheremo le partite negli stadi deserti», dice il settantenne di Friborgo all'agenzia russa Tass. Aggiungendo che una decisione definitiva sulla questione verrà nel mese di aprile, in base a quanto deciderà il Consiglio federale passata la scadenza del 15 marzo.

Ci sarebbe però già pronto uno scenario nel caso in cui effettivamente in Svizzera non si potesse giocare. «Stiamo considerando Sochi (Russia) e la Bielorussia come opzioni. Sono stati i russi a farci la proposta – spiega Fasel ai colleghi della Rts –. Dicendoci che se serve, loro sarebbero pronti. Ed è vero che Sochi dispone di due stadi e di sufficienti alberghi per ospitare tutti». 

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