CICLISMO

La Svizzera vuole essere protagonista nei primi Super Mondiali

Riunite a Glasgow tutte le discipline legate alle due ruote. Presenti i ticinesi Zanetti e Pezzati. Domenica la gara su strada dei professionisti

In sintesi:
  • Per l’occasione, Swiss Cycling ha selezionato 130 atleti
  • Stefan Küng e Stefan Bissegger disputeranno entrambi la prova in linea prima della cronometro
3 agosto 2023
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Dalla ciclopalla alla strada dei professionisti, per una settimana il mondo del ciclismo si riunisce a Glasgow per celebrare la prima edizione dei Campionati del mondo unificati, manifestazione che andrà in scena ogni quattro anni (la prossima edizione nel 2027 in Alta Savoia). Fino a domenica prossima, in Scozia si alterneranno i protagonisti di praticamente tutte le discipline legate alle due ruote. Per l’occasione, Swiss Cycling ha selezionato 130 atleti, tra cui due ticinesi: Linda Zanetti per la prova su strada U23 e Zeno Pezzati per il Trial. Non ci sarà, invece, Filippo Colombo, rientrato in gara domenica scorsa sulla Tremola a quasi quattro mesi dalla frattura del gomito alla Roubaix. Il biker di Bironico dovrebbe tornare in gruppo a fine mese per la tappa andorrana di Coppa del mondo di cross-country.

Domenica partenza con il botto, con il primo grande appuntamento, la prova in linea dei professionisti, con Schmid e Hirschi tra i possibili protagonisti. Ma sarà soprattutto nella mountain bike (al via dall’8 agosto) che la Svizzera potrà giocarsi le carte migliori, a partire da quel Nino Schurter che, a discapito delle sue 37 primavere, è campione del mondo in carica e parte sullo stesso livello dei suoi più acerrimi rivali, in particolare l’olandese Mathieu van der Poel e il britannico Tom Pidcock. E anche in campo femminile, a due anni dalla clamorosa tripletta ai Giochi olimpici, le elvetiche possono puntare al podio, in particolare con Jolanda Neff e Alexandra Keller.

A Glasgow la Svizzera sarà rappresentata in undici discipline, tra cui la pista, la Bmx Freestyle (con le ambizioni di titolo della ginevrina Nikita Ducarroz), la Bmx Racing, con Zoé Claessens e Simon Marquart tra i favoriti, il downhill della Mtb, con profumo di podio per Camille Balanche, il Trial, con Pezzati selezionato dal tecnico ticinese Pascal Benaglia, la ciclopalla e il paraciclismo (soltanto il ciclocross, disciplina invernale, sarà ovviamente assente). Ma, oltre alla mountain bike, sarà soprattutto la strada ad attrarre l’interesse degli appassionati elvetici. Per quanto riguarda la cronometro, Küng e Bissegger tra gli uomini e Marlen Reusser tra le donne (vincitrice nell’ultima crono del Tour de France e argento iridato nel 2020 e 2021) nutrono ambizioni di medaglia. Da tenere d’occhio pure la gara degli U23, con il neoprofessionista Jan Christen, per il quale, però, il percorso dovrebbe essere più duro per permettergli di esprimere tutte quelle qualità che lo hanno portato a diventare compagno di squadra di Hirschi e Tadej Pogacar.

Michael Albasini: ‘Si parte per vincere’

Rispetto ai Mondiali tradizionali legati alla strada, quello di Glasgow proporrà la gara principale – quella dei professionisti – già nel primo weekend. I ciclisti selezionati da Michael Albasini raggiungeranno Glasgow soltanto venerdì, per cui avranno a disposizione poche ore per ambientarsi. La gara si snoderà domenica tra Edimburgo e Glasgow, con un percorso ritagliato nella città di Celtics e Rangers, da percorrere dieci volte. Non sono previste grandi asperità (poche salite, tutte brevi e veloci), ma il tracciato presenta strade strette e tortuose che richiederanno la massima concentrazione da parte di tutti i protagonisti. Michael Albasini sa di avere poco tempo a disposizione, ma non ne fa un dramma… «Stefan Bissegger ci raggiungerà direttamente dal Giro di Polonia e pure Fabian Lienhard e Marc Hirschi in questa settimana sono stati impegnati in competizioni. È il ciclismo dei professionisti, a maggior ragione se ci si trova ancora in piena stagione e i Mondiali hanno luogo in Europa».

Poco tempo per la teoria, dunque, ma il tecnico turgoviese ci ha pensato in anticipo… «Ho già discusso con i corridori che compongono la selezione sul loro ruolo a Glasgow. Inoltre, la composizione della squadra è stata definita sulla base di quella che sarà la nostra strategia di gara».

Stefan Küng e Stefan Bissegger disputeranno entrambi la prova in linea prima della cronometro, mentre di solito avviene il contrario… «Non era chiaro fin dall’inizio se Küng avrebbe preso parte alla gara in linea, in quanto sembrava intenzionato a concentrarsi sulla prova contro il tempo. Adesso, però, è convinto e intende portare in squadra tutto il suo bagaglio di esperienza e la sua potenza».

Qualcosa del percorso, Albasini già la conosceva… «Nel 2018 a Glasgow abbiamo disputato gli Europei, su un percorso diverso, ma comunque all’interno della città. Ai tempi ero ancora in sella, per cui posso affermare di possedere un’infarinatura generale. Inoltre, è possibile percorrere il tracciato in maniera virtuale grazie a Google Maps. L’ho fatto ed ora ho un’idea più precisa di cosa ci aspetta. Ci sono molti punti nei quali la strada è stretta e occorre rimanere in testa. All’inizio il gruppo sarà ancora molto numeroso, ma con il passare dei giri si assottiglierà partendo dalle retrovie. In considerazione dei molti punti nei quali la carreggiata è stretta, appena la testa del plotone decide di accelerare, chi sta dietro, pur rimanendo formalmente in gruppo, può venire a trovarsi già a una trentina di secondi dai primi. Le tre tornate iniziali rivestiranno già grande importanza nell’economia della corsa».

Marc Hirschi e Mauro Schmid saranno i due elvetici protetti… «È un percorso che si addice alle loro caratteristiche, per quanto Mauro non sia uno a cui piace lottare per le posizioni. Tuttavia, possediamo cavalli di razza e tanta esperienza per tenerlo lì davanti. Marc, al contrario è sempre al posto giusto nel momento giusto. Non possiamo schierare una squadra completa, ma ci presentiamo comunque al via con una compagine molto forte».

Hirschi, in particolare, ha dimostrato di essere in forma… «Si è preparato in modo specifico per questo Mondiale ed è reduce da uno stage in altitudine, al termine del quale si è subito imposto nella prima gara disputata. Di norma, a una settimana dalla fine di un periodo di allenamento in quota, vi è un calo fisiologico. Nel caso di Marc è successo alla Clasica San Sebastian, nella quale ha comunque ottenuto un ottimo 13° posto. Sono convinto che con il necessario recupero, sarà pronto per la prova di domenica».

La Svizzera è reduce dai bronzi conquistati da Küng nel 2019 e da Hirschi nel 2020. Quali sono gli obiettivi per Glasgow? «Non sono profeta e non so se vinceremo una medaglia. Tuttavia, il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo conquistare la maglia iridata e correremo di conseguenza. Se la nostra tattica funzionerà? Lo scopriremo solo vivendo. Ogni squadra si presenta al via con un obiettivo e un piano da seguire: ma pianificare di arrivare decimi non avrebbe senso…».

Inseguimento, Svizzera eliminata

Le prime gare sono iniziate ieri e per la Svizzera è giunta la delusione dell'inseguimento in pista. Claudio Imhof, Valère Thiébaud, Simon Vitzthum e Alex Vogel hanno chiuso con il 12° tempo (3’57”103) e non avranno diritto a un posto nella finale a otto. Julien Bossens, uno dei due responsabili della squadra, ritiene che il risultato si spieghi in parte con l'assenza di Noah Bögli, out per la frattura di una clavicola, la cui assenza ha portato alla titolarizzazione di Vitzhum, a sua volta reduce da infortunio.

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