Il sorteggio ci sorride, evitate tutte le big

È stata fortunata la Svizzera, al Kennedy Center di Washington, in occasione del sorteggio dei gruppi della fase finale dei prossimi Mondiali. I rossocrociati hanno pescato infatti come testa di serie i canadesi padroni di casa, poi il Qatar e infine una fra Galles, Irlanda del Nord, Italia o Bosnia (nome che conosceremo solo in marzo, dopo i playoff). Non dovrebbe dunque essere per nulla complicato, per gli elvetici, superare il primo turni, anche perché – ricordiamo – oltre alle prime due di ogni girone, si qualificheranno agli scontri diretti (sedicesimi di finale) anche le migliori otto terze classificate.

La Nazionale di Murat Yakin giocherà dunque la fase preliminare in Canada e sulla costa Ovest degli Stati Uniti. Calendario e orari delle prime partite saranno diramati soltanto sabato, ma è certo che scenderanno in campo già in una delle prime tre giornate di competizione.

Gli elvetici, diciassettesimi del ranking Fifa, hanno pescato nell'urna 1 – quella più temibile – i nordamericani, che in classifica sono in posizione numero 27 al mondo. Addirittura al 51° posto si trova invece il Qatar, altro avversario più che abbordabile.

Nel corso della cerimonia, che è durata oltre due ore e che ha visto alternarsi sul palco diverse personalità dello sport, dello spettacolo e della politica – a cominciare dalle massime cariche messicane, canadesi e statunitensi – sono stati pian piano composti tutti i dodici gruppi in cui saranno suddivise le 48 squadre partecipanti alla fase finale della Coppa del mondo, che si disputerà, oltre che in Canada, anche in Messico e Usa.

Da segnalare, come gruppo particolarmente difficile, almeno sulla carta, quello dell'Inghilterra, in cui figurano anche Croazia e Ghana (oltre a Panama). Il Brasile ha pescato invece Marocco, Scozia e Haiti. La Germania se la vedrà invece con Costa d'Avorio, Ecuador e Curaçao. Uruguay, Arabia Saudita e Capoverde saranno invece gli avversari della Spagna. L'Argentina campione del mondo affronteré l'Algeria di Vladimir Petkovic, l'Austria e la Giordania.