Domani sera i bianconeri ospitano il Basilea, ormai a un passo dal chiudere i conti. Croci-Torti: ‘Daremo battaglia fino all’ultimo secondo di gioco’
Domani sera lo stadio di Cornaredo – previsto il tutto esaurito, dunque 4’800 spettatori, di cui oltre 2’000 in arrivo da Basilea –, ospiterà la penultima sfida casalinga dell’Fc Lugano nella corrente stagione. Avversario di grido quello atteso in Ticino. La compagine renana è infatti a un passo dalla conquista del suo 21esimo titolo nazionale. Attualmente vanta in classifica nove punti di margine sul Servette, con una differenza reti di +44 contro quella di +5 dei ginevrini. Molto lascia dunque pensare che già sabato la compagine guidata da un super Xherdan Shaqiri, ben quindici centri segnati dal capocannoniere del massimo campionato rossocrociato, potrebbe avere la matematica sicurezza di fregiarsi del trofeo di campione svizzero. Ma, prima, c’è da disputare la seconda giornata del Championship Group e bisogna attendere la partita in programma domenica fra Servette e Young Boys.
I bianconeri sono invece reduci dalla sofferta, ma importante, vittoria ottenuta sul campo del Lucerna. La squadra di Croci-Torti dovrà fare a meno dello squalificato Bottani, come pure dei tre infortunati Belhadj, Marques e Saipi. Il portiere kosovaro è uscito malconcio dalla partita della scorsa domenica e soffre a una spalla, ma, secondo il mister, dovrebbe rientrare nei prossimi match. Un allenatore soddisfatto e contento per i tre fondamentali punti raccolti a Lucerna. «Era molto importante cominciare questo Championship Group riassaporando il successo. Quest’anno sapevamo che dovevamo giocare tre partite fuori casa e due in quel di Cornaredo: conquistare subito la vittoria in entrata di questo minitorneo è stato positivo in termini di morale. L’intento alla fine della postseason è di chiudere nelle prime tre posizioni. E, dunque, il successo colto in terra lucernese, dove la compagine di Frick era imbattuta da quasi sei mesi, può essere positiva sotto tanti aspetti».
Un match, quello di sabato, che non ha bisogno di motivazioni, con un Lugano sicuramente impegnato a vendere molto cara la sua pelle. Le tre partite stagionali fra le due contendenti sono parse all’insegna dell’equilibrio. «Ce la siamo giocata ogni volta, sempre alla pari: la prima l’abbiamo vinta, la seconda pareggiata dopo un rigore decretato a due minuti dalla conclusione. Sul terzo incontro, e quella decisione arbitrale discussa, preferisco non parlare. Abbiamo perso, ma un torto arbitrale c’è stato». I bianconeri vogliono dunque impostare la propria gara, senza curarsi del rivale di giornata. «Abbiamo molto rispetto dei renani, soprattutto pensando a quanto hanno racimolato da tre mesi a questa parte. I nostri più vivi complimenti alla compagine di Celestini, capace di mostrare grande continuità e confermare tutta la sua forza. Ma, domani sera, daremo battaglia fino all’ultimo secondo di gioco».
Quando si parla di Basilea, automaticamente quest’anno si pensa subito a quella maglia numero 10 indossata da Xherdan Shaqiri. L’ex nazionale rossocrociato, vero trascinatore di questa squadra, pare in splendida forma. «Non è nulla di eccezionale – continua il tecnico momò –: se fisicamente a posto, gioca su questi livelli. Senza la Nazionale (e quelle trasferte continentali, che aveva in America, o le partite infrasettimanali), può riposare. Lui riesce a fare la differenza, lo sappiamo tutti. Appena ha rimesso piede a Basilea, abbiamo subito capito che avrebbe capovolto i giochi di forza. E, così, è stato. Ho avuto la fortuna di allenarlo, un giocatore completamente al di sopra del nostro campionato. Non penso di avere una formula per fermarlo. Noi marchiamo sempre a uomo nella prima fase, poi a zona, e non cambieremo il nostro modus operandi. Marcarlo a uomo non è così semplice. Lui sa come muoversi in campo, sottrarsi alle marcature. Non ha senso ingabbiarlo seguendo questa tattica. Dovremo essere bravi come squadra, soprattutto a capire quello che succede dopo che lui ha toccato la palla. Sono i continui inserimenti dei compagni, che sfruttano i suoi passaggi, a cui dovremo prestare attenzione».
Grandi manovre in casa bianconera in vista della prossima settimana inglese, con due trasferte, prima a Ginevra e poi a Losanna? «Non penso, almeno per la partita di sabato. Farò giocare quelli che hanno ritmo e tanta gamba. Senza dimenticare però che abbiamo bisogno di gente che, quando entra in campo per sostituire un compagno di squadra, faccia la differenza. Tutti hanno fame e voglia di essere della partita. Prendo esempio dalle semifinali di Champions League: chi è subentrato dalla panchina, ha capovolto per l’ennesima volta una situazione difficile. Abbiamo recuperato tanti giocatori, che ci aiuteranno. Più cartucce abbiamo, più salgono le possibilità di vincere le partite».