Calcio

I fantasmi del passato non abbandonano mai

Domenica l’Acb sarà impegnato sul campo del Vaduz, scontro pericoloso, probabilmente senza il viceallenatore e il preparatore atletico

(Ti-Press)
14 marzo 2025
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La situazione in classifica rimane complicata, mentre a bordo campo regna di nuovo incertezza. Domenica l’Acb sarà ospite del Vaduz, attualmente quinta forza della serie cadetta. Uno scontro assai pericoloso, quasi come fosse una cartina al tornasole della stagione. Nell’ultima sfida di campionato la squadra della capitale ha messo in campo un atteggiamento remissivo, opaco, tutto il contrario di quanto proposto in Coppa e parzialmente in quel di Neuchâtel. È funzionato poco, o nulla, soprattutto in difesa: il Bellinzona ha incassato gol fin troppo facilmente, proponendo inoltre un maggior possesso della sfera fine a sé stesso. Le statistiche parlano a favore della compagine del Principato, sicché ha gonfiato la rete in ognuna delle ultime otto partite disputate contro i sopracenerini (20 gol in totale, ossia 2,5 a incontro) conquistando 19 dei 24 punti a disposizione. Sei vittorie, un pareggio e una sconfitta. Può inoltre contare sul fattore casa, dove in stagione ha fatto più volte la differenza. Nella speciale classifica dei punti raccolti fra le mura domestiche nessuno è infatti migliore del Vaduz, che ha raccolto 24 dei suoi attuali 34 punti nel fortino del Rheinpark.

Il Bellinzona ha invece racimolato solo due punti nelle ultime sei fatiche di campionato, da inizio febbraio insomma, risultando la squadra meno redditizia della Challenge League in questo lasso di tempo. I sopracenerini hanno inoltre segnato la miseria di un gol nelle ultime cinque partite, nel pareggio (1-1 il risultato finale) maturato sul campo dello Xamax nel 24esimo turno. Il rendimento discontinuo ha mantenuto la squadra nei bassifondi. Due pareggi e quattro sconfitte in passato erano costati le redini della panchina, invece stavolta il patron sembra aver scelto di esonerare solo Diego Megias. Secondo quanto riportato da Contropiede.ch, lunedì Bentancur ha rescisso il contratto del preparatore atletico – che ancora doveva scontare alcune giornate di squalifica dovute alla bagarre innescata nella sfida contro lo Stade Losanna – e con lui è partito anche Mario Rosas. Approdato in Ticino in qualità di allenatore, ma, come risaputo, sprovvisto di patentino e dunque rimpiazzato da Manuel Benavente. Il 51enne non ha seguito le orme dei suoi due connazionali, rimanendo in sella. Due giorni or sono la società (che abbiamo cercato di contattare invano) ha postato una foto in cui erano presenti tutti e tre accompagnati dalla squadra. Benavente in tuta ‘griffata’ Acb, Rosas e un sorridente Megias no. Che sia il commiato finale?

Nel mentre il club ha un’altra gatta da pelare: recentemente ha presentato la documentazione ‘necessaria’ a ottenere la licenza in vista del prossimo campionato, che tutti sperano meno turbolento sia in termini amministrativi che di risultati. Tra fatture ancora sospese, giocatori che reclamano arretrati e altri disguidi, la salvezza burocratica (almeno in prima istanza, che verrà ufficializzata il 25 aprile) pare improbabile. Sì, perché il Bellinzona non ha scritto nessun impianto nella voce ‘campo’ e questo non è solo da ricondurre alla disputa con il Municipio. Una situazione difficile, che può inficiare la rosa dal profilo mentale, psicologico. E, allora, ben venga la pausa nazionale.