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Bott(e) da orbi e non è ancora carnevale

Finisce in rissa e con la terza sconfitta di fila il match del Comunale fra Bellinzona e Stade Losanna. Sörensen: ‘Sabato prossimo un squadra differente’

(Ti-Press/Bianchi)
15 febbraio 2025
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Il tocco di mano ingenuo, quanto clamoroso, di Sangare ha sciupato in men che non si dica la possibilità di conquistare un punto. Un punto tutto sommato meritato per quanto ammirato sul terreno del Comunale, ma comunque non sufficiente a cambiare rotta. Nel match di bassa classifica il Bellinzona si è fatto superare in extremis dallo Stade Losanna, rimanendo pericolosamente intruppato nella battaglia per evitare la retrocessione. Una terza battuta d’arresto consecutiva pesante, che ha fatto perdere le staffe a Megias e Rosas – scagliatisi come una furia in mezzo al campo, innescando una bagarre –, mentre nei corridoi è stato Benavente a rischiare di accapigliarsi. Non lo spettacolo più decoroso.

E sì che di chance per incanalare l’incontro a suo favore l’Acb ne ha create parecchie, come dimostrano le due occasioni capitate sui piedi di Chacón. L’uruguagio, schierato in un ruolo, ultimo terminale d’attacco, che sicuramente non rispecchia le sue caratteristiche, onde sopperire all’assenza di Nivokazi, da pochissimi metri non è tuttavia riuscito a centrare il bersaglio. Nella ripresa è invece stato due volte Sabbatini a cercare il punto del vantaggio senza la fortuna ricercata. La compagine di Benavente non è stata più concreta e accurata in fase d’impostazione, commettendo parecchi errori (come d’altronde lo Stade Losanna) quando si creavano linee di passaggio. Non bisogna inoltre dimenticare la mancanza di precisione di Enzler nel cercare di far ripartire in fretta l’azione. Molti hanno indicato come punto di non ritorno il rosso causa somma di ammonizioni rimediato da Souza. Un’espulsione che ha fatto perdere il senno pure in tribuna. Già punito trascorsa da poco la mezz’ora per aver ‘risposto’ malamente alla manovra di ritardo di Heule – anche lui sanzionato –, il neoacquisto ha ricevuto il secondo giallo per un fallo nei pressi di metà campo. Si può discutere sulla ‘severità’ dell’intervento, ma le parole (anzi la sequenza di epiteti) rivolte alla direttrice di gara hanno superato ogni limite. È stato inoltre rimproverato alla romanda di essersi accanita su chi diffidato. Fra le fila sopracenerine ha però incassato il cartellino-squalifica solo il poc’anzi citato Sabbatini, pareggiato sul fronte opposto da quello di Caddy.

Altra critica nei confronti della terna è stato il rigore fischiato trascorsi ormai sette minuti dal 90esimo. In realtà il tocco di mano è accaduto trenta secondi dopo la fine del recupero annunciato. Ossia cinque giri di lancetta. Tempo di battere la punizione, come succede in qualsiasi campo. Forse il quarto uomo si è inoltre accorto che a una manciata di minuti dalla conclusione a bordo campo non c’erano più le pettorine gialle dei ball boys? È stato emesso un ordine dall’alto e, come già capitato in Coppa, i raccattapalle sono lentamente svaniti nel nulla. Presunte lacune arbitrali che, come accennato in precedenza, hanno innescato la miccia della bagarre finale. Tant’è che la terna è stata scortata fuori dal campo fra ripetuti fischi e lancio di oggetti. Nel marasma più assoluto, confortano le parole di un ragazzino: il comportamento tenuto sul rettangolo da gioco e in tribuna non è stato ritenuto l’esempio più costruttivo. Ci sarà tuttavia l’occasione di rifarsi sabato ancora fra le mura del Comunale, quando sfiderà l’Étoile Carouge. Terza forza del campionato, in crisi di risultati.

A bordo campo, come ormai consuetudine, l’infortunato Aris Sörensen non ha smesso d’incitare i compagni. «Quando sei così superiore, dovresti portare a casa i tre punti. Non siamo riusciti a trovare la rete, anche se ci abbiamo provato in ogni modo. L’arbitraggio non mi compete. Sono però sicuro che sabato vedremo un’altra squadra». Un’assenza, quella del montecarassese, che dura ormai dal 3 agosto proprio contro il Carouge. Il fatto di rimanere in disparte, fuori dal manto erboso, «fa male. È chiaro! Sono più di sei mesi che soffro, specialmente in serate come questa, in cui nel finale c’è garra. Sento che qualcosa manca, quelle classiche farfalle nello stomaco. Fa parte del gioco, ci sono già passato e sto lottando per tornare a vivere momenti come questi. L’obiettivo è innanzitutto di stare bene, focalizzando l’attenzione sulla prossima stagione». È la seconda volta che il bellinzonese si rompe il crociato sinistro, il terzo in totale. Il medesimo infortunio era infatti già successo quando difendeva i colori della Sampdoria. «Tutto procede secondo i piani, ho iniziato la fase di ripresa della corsa. Non ho dolori e riesco a lavorare. Se tutto filerà liscio, a giugno sarò pronto». L’Acb è reduce da tre sconfitte consecutive, bisogna invertire la tendenza. «Durante questa fase conclusiva del campionato riuscirà certamente a esprimere il suo miglior calcio. E, perché no, sognare in Coppa». Un palcoscenico in cui la compagine sopracenerina non ha mai sfigurato. «È una partita che porta tante emozioni, quando entri sul campo non hai niente da perdere. Si può compiere qualcosa di grande, la squadra ce la metterà tutta». Qualora dovesse superare il turno, il Bellinzona potrebbe incrociare il Lugano, «sarebbe la ciliegina sulla torta. Un derby al Wankdorf è forse un po’ sprecato, ma non rifiuto a priori», ride.

Bellinzona - Stade Losanna (0-0) 0-1
Reti:
90+7’ Caddy (su rigore) 0-1.
Bellinzona: Enzler; Mihajlovic, Nicola Sutter, Sauter, Matondo (69’ Krasniqi); Sabbatini, Souza, L’ghoul (69’ Nkama), Sangare, De Jesus (58’ Rossi); Chacón (78’ Da Silva).
Stade Losanna: Da Silva; Heule, Nanizayamo, Malula, Patrick Sutter; Carraco (61’ Rupp), Pos (88’ Akichi), Fargues; Garcia, Caddy, Beney.
Arbitro: Anex.
Note: 679 spettatori. Ammoniti: 35’ Souza e Heule, 47’ Sabbatini, 51’ Mihajlovic, 63’ Sutter, 71’ Souza, 79’ Caddy, 90+2’ Beney. Espulsi: 71’ Souza (somma di ammonizioni). Bellinzona senza Lusuena (squalificato), Chouik, Chukwuemeka, Diarra, Gorga, Nivokazi e Sörensen (infortunati); Stade Losanna senza Kadima (squalificato), Bayard, Okuka e Toggenburger (infortunati).