CALCIO

Reazione cercasi, ma occhio al Gc

Dopo la sconfitta a San Gallo, il Lugano ospita le cavallette in serie positiva da otto partite. Aliseda fuori per due mesi, Zanotti torna a disposizione

7 febbraio 2025
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Nemmeno il tempo per tirare il fiato. Reduce dalla sconfitta di mercoledì al Kybunpark di San Gallo, il Lugano torna in campo sabato in serata per ospitare il Grasshopper, in un confronto agevole soltanto sulla carta. Dopo aver perso il primo posto in classifica a favore del Basilea, i bianconeri si ritrovano in un secondo rango che, a sedici giornate dalla conclusione della stagione, può anche star bene a una squadra forse non abituata a reggere gli stimoli e la pressione della leadership. È vero che il potere logora soprattutto chi non ce l’ha, come amava ricordare quella vecchia volpe di Giulio Andreotti, tuttavia è possibile che in questo momento il Lugano si trovi meglio nel ruolo del cacciatore che non in quello della lepre. A patto, però, di tenere la preda a distanza di tiro. E per farlo occorre non perdere punti in partite non prettamente di cartello. Come potrebbe essere quella contro le cavallette, se non fosse che la compagine diretta da Tomas Oral è una delle più in forma di questo inizio di 2025. Gli zurighesi non perdono da otto partite, hanno raccolto risultati importanti contro squadre di prim’ordine quali Servette, Young Boys e Losanna e sono andati a imporsi a Sion dopo aver giocato buona parte del confronto con un uomo in meno. Certo, in classifica occupano soltanto la decima posizione e il loro ritardo da Croci-Torti e compagni è di 17 lunghezze, ma questa sembra essere eredità di una partenza a rilento sotto la guida di Schällibaum.

Il Lugano, insomma, deve andarci con i piedi di piombo. Anche perché ancora scottato dalla sconfitta infrasettimanale, oltretutto nell’unica partita del 2025 approcciata con lo spirito giusto e con il gol del vantaggio. Se nelle prime uscite la luce si era accesa dopo la pausa, a San Gallo il tè ha generato un inaspettato blackout. In questa stagione non era mai capitato – nemmeno nel contesto europeo – di vedere un Lugano così in difficoltà, schiacciato nella sua area di rigore, senza la forza di contrattaccare e, soprattutto, di imporre il suo marchio di fabbrica, l’abilità nel fraseggio nello stretto. Quella di Witzig al 94’ è stata la seconda rete incassata dai bianconeri nei minuti di recupero, ma l’unica decisiva (contro il Losanna il vantaggio era già ampio a favore dei vodesi). Per contro, gli uomini di Croci-Torti sono andati a bersaglio quattro volte dopo il 90’, con reti che in tre occasioni sono valse tre punti, la prima proprio contro il Grasshopper nella sfida inaugurale della stagione.

Ma al di là dei dati statistici, destinati a lasciare il tempo che trovano, il Lugano deve capire il motivo del brutto secondo tempo del Kybunpark, anche per evitare che nella mente dei giocatori si insinui il tarlo del dubbio. Contro le cavallette, Croci-Torti dovrà nuovamente mettere mano alla formazione di partenza. Soprattutto dopo la diagnosi dell’infortunio subito da Ignacio Aliseda, fermo due mesi per la lesione della porzione intramuscolare del tendine del bicipite femorale. L’ennesimo brutto colpo per l’attaccante argentino, il cui fisico sembra proprio non trovare pace. Con lui, non ci saranno nemmeno Steffen (martedì riprenderà il lavoro sul campo) e Vladi (ammalato), oltre ai lungodegenti Marques e Przybylko. Soltanto un affaticamento muscolare, invece, per Lukas Mai, rimasto negli spogliatoi al 45’ della sfida con il San Gallo. Tuttavia, il centrale tedesco difficilmente sarà disponibile contro il Gc. L’unica buona notizia è rappresentata dal rientro di Mattia Zanotti dalla squalifica, un rientro fondamentale per l’apporto che il giovane italiano ha saputo fornire nel corso della stagione e anche in queste prime partite del 2025, nelle quali è stato il vero trascinatore della squadra. Vista la contemporanea indisponibilità di Vladi e Przybylko, il posto di prima punta è praticamente garantito a Georgios Koutsias, il quale se lo è anche conquistato sul campo con due reti nei 136 minuti concessigli da Croci-Torti.

Sul fronte zurighese, dei tre ticinesi in maglia biancoblù dovrebbe essercene in campo soltanto uno, quel Nicolas Muci ceduto in estate proprio dal Lugano e che con 5 reti all’attivo è il capocannoniere della squadra (stupenda la rovesciata con la quale martedì ha firmato il pareggio contro il Losanna). Certamente assente Giotto Morandi (4 reti), mentre Saulo Decarli torna a disposizione dopo aver scontato tre giornate per il rosso rimediato a Sion, ma non è detto che Tomas Oral decida di mandarlo in campo dal primo minuto.