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Lugano, solo mezzo affare contro il Basilea

Alla ripresa del campionato, i bianconeri pareggiano in casa coi renani (2-2) e non sfruttano l'occasione per consolidare ulteriormente il primato

19 gennaio 2025
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Sono state le temperature piuttosto basse (forse 4 gradi) e una pioggia fastidiosa a tenere a battesimo la seconda parte di stagione della truppa bianconera, che a Cornaredo ha pareggiato con una diretta concorrente alla corsa al titolo come il Basilea, senza dunque troppo approfittare dei mezzi passi falsi di Servette e Young Boys, altri potenziali rivali. Si tratta comunque di un pareggio importante, anche perché ottenuto dagli uomini di Mattia Croci-Torti con una certa fatica, specie per quanto visto nel primo tempo.

Prepartita allietato dalla conferma del rinnovo del contratto di Renato Steffen – miglior giocatore del 2024 della massima serie, che ha prolungato col club sottocenerino fino al 2028. Notizia che, insieme a quella dei rinnovi dell'anima ticinese del Lugano (Croci-Torti e Bottani), ha suscitato grande soddisfazione fra i tifosi presenti malgrado le avverse condizioni atmosferiche.

Match emozionante già dal primo minuto, con una doppia occasione renana: dopo una palla persa sulla trequarti avversaria e il conseguente contropiede rossoblù, dapprima Saipi sventa la minaccia portata da pochi metri da Traoré, e poi, sulla respinta dell'estremo difensore, è il palo a salvare i padroni di casa (colpo di testa di Kevin Carlos).

Il Lugano reagisce bene, e va alla conclusione due volte nel giro di un paio di minuti. Dopodiché, per una ventina di minuti, si assiste a continui ma inefficaci capovolgimenti di fronte: almeno fino al 24‘, quando Shaqiri serve una bella palla a palombella per Kevin Carlos, il quale non ha difficoltà a scavalcare Saipi, che accenna soltanto l'uscita. I bianconeri paiono frastornati dalla rete subita: non riescono a scuotersi, ed è anzi il Basilea a rendersi di nuovo più volte pericoloso. Da segnalare solo un colpo di testa di Hajdari, finito alto, da punizione calciata da Steffen.

Il Basilea del bravo Fabio Celestini, concentrato e grintoso – a volte anche ai limiti del lecito –, riesce a ingabbiare un Lugano che si è espresso al di sotto delle aspettative: forse, pensa qualcuno, hanno fatto bene i renani a non abbandonare la fredda Svizzera durante la pausa invernale, al contrario del Lugano recatosi come tante altre squadre al caldo spagnolo per affinare la preparazione. I padroni di casa hanno comunque di che recriminare: al 42’ Steffen lanciato tutto solo verso la porta nemica viene steso con le cattive, l'arbitro Wolfensberger estrae solo il cartellino giallo, ma si trattava chiaramente di ultimo uomo, e dunque un'espulsione sarebbe stata più consona.

Ma poi, proprio sul finire del primo tempo, Schmid stende in area Zanotti dopo prolungata azione dell'italiano, e il direttore di gara non può fare altro che decretare il sacrosanto rigore, poi trasformato con freddezza da Grgic. Schmid, però, era già ammonito, e un fischietto più concentrato avrebbe pure potuto estrarre il secondo giallo: quella di Wolfensberger non è certo stata una giornata felice.

Nella ripresa, dopo che certamente Croci-Torti avrà strigliato i suoi, richiamandoli a una maggiore concentrazione, i sottocenerini mostrano tutto un altro carattere: al 51‘ sono sfortunatissimi, visto che in una sola azione riescono a colpire due volte i legni (dapprima Belhadj manda sul palo dopo deviazione del portiere, e poi Bislimi, in mischia, spedisce sulla traversa).

È solo l'aperitivo: due minuti dopo, infatti, è Hajdari a raccogliere un cross basso dalla sinistra e a infilare Hitz per il vantaggio bianconero, che ora pare davvero meritato. I renani, però, non sono del tutto sopraffatti: al 65‘, infatti, colpiscono la traversa con un bel tiro di Traoré, e la retroguardia luganese viene messa sotto pressione in un altro paio di occasioni.

Poco dopo il 70’, Croci-Torti fa esordire al posto di Vladi il ventenne attaccante greco Koutsias, arrivato nel mercato invernale. Si pensava potesse giocare già dal primo minuto, ma evidentemente il coach momò ha ritenuto che l'ex Chicago Fire non fosse ancora pronto. Il nuovo acquisto è parso muoversi bene, anche se, coi bianconeri impegnati negli ultimi minuti soprattutto a difendersi dagli attacchi dei rossoblù in cerca del pareggio, non è che abbia avuto troppe occasioni per mettersi in mostra.

Gli ospiti riescono poi a trovare la rete del 2-2 grazie a un rigore trasformato da Shaqiri (per un fallo abbastanza sfortunato di Valenzuela), risultato che non cambierà più fino al triplice fischio di Wolfensberger – pessima la sua direzione –, che manda tutti sotto la doccia. Partita gagliarda, con qualche rimpianto da parte luganese per non essere riusciti, dopo una bella rimonta, a cogliere la posta piena.

«Sono deluso per avere subito il 2-2 all'88‘, dopo un buon secondo tempo», ha detto al termine del match Mattia Croci-Torti. «Abbiamo comunque mostrato di avere carattere, contro una squadra abituata a stare nelle zone alte della classifica. Abbiamo mostrato ai renani che vogliamo e meritiamo di stare in vetta alla classifica. Non dobbiamo però montarci la testa, dobbiamo restare umili: se non lo saremo, rischieremo di fare brutte figure, com’è già accaduto nel passato. Nella prima partita dell'anno le cose non sono mai scontate. Abbiamo faticato contro il Basilea, che fisicamente nella prima mezz'ora ci ha massacrato. Touré ci ha dato molto fastidio, ogni volta che perdevamo il pallone, perché lui è davvero velocissimo. Dal 30’ abbiamo cambiato modo di giocare, siamo passati a una difesa a tre, con Belhadj davanti alla retroguardia, e non siamo più andati in difficoltà. Perché Koutsias e non Vladi titolare? Il greco è appena arrivato, deve ancora inserirsi al meglio, e oggi era più giusto che giocasse Vladi, a livello di gerarchie. Il mercato? È ormai chiuso, per sostituire Przybylko – infortunato – non arriverà nessuno».

Lugano - Basilea (1-1) 2-2
Reti: 24’ Kevin Carlos 0-1. 45‘ Grgic (rigore) 1-1. 53’ Hajdari 2-1. 87‘ Shaqiri (rigore) 2-2.
Lugano: Saipi; Zanotti (84’ Brault-Guillard), Papadopoulos, Hajdari, Valenzuela; Belhadj, Grgic (71’ Doumbia); Steffen, Bislimi (84’ Mai), Bottani (57‘ Mahou); Vladi (71’ Koutsias).
Basilea: Hitz; Mendes (79‘ Sigua), Barisic, Adjetey, Schmid (46’ Cissé); Avdullahu, Leroy (62‘ Soticek), Kade (62’ Romário Baró); Shaqiri, Traoré; Kevin Carlos (79‘ Fink).
Arbitro: Wolfensberger.
Note: 4'888 spettatori. Ammoniti: 28’ Mendes, 36‘ Leroy, 42’ Schmid, 57‘ Steffen, 74’ Cissé, 92’ Brault-Guillard.