CALCIO

Il Psg visita Salisburgo, ma non per ascoltare il Requiem

Champions, nella città di Mozart i parigini non possono permettersi di non vincere se vogliono continuare a sperare negli spareggi

9 dicembre 2024
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Il Psg deve evitare un altro scivolone a Salisburgo, per allontanare temporaneamente lo spettro di un'infame eliminazione nella fase a girone unico e allentare le tensioni che si stanno creando nello spogliatoio. Dopo la sconfitta per 2-0 in casa dell'Arsenal e le due pessime prestazioni al Parco dei Principi (pareggio per 1-1 con l'Eindhoven e sconfitta per 2-1 con l'Atlético Madrid), la stagione dei parigini è appesa a un filo e la trasferta a Salisburgo rappresenta l'ultima salvezza.

Nella città ai confini occidentali dell'Austria, dove nacque Wolfgang Amadeus Mozart, gli uomini di Luis Enrique cercheranno di iniziare il primo atto di una vitale risalita in classifica, dall'attuale 25° posto. Anche un pareggio alla Red Bull Arena contro una squadra di rango ancora più basso (32esima con tre punti, uno in meno dei parigini) alimenterebbe la spirale negativa che affligge il Psg da diverse settimane. Soprattutto, lo costringerebbe a vincere le ultime due partite per non essere una delle otto squadre eliminate dalla fase a girone. La visita del Manchester City il 22 gennaio, per quanto (al momento) in crisi, non garantisce a priori la conquista di punti, così come la trasferta a Stoccarda il 29 gennaio. Un'eliminazione tanto precoce, mai vista dall'arrivo dei dollari qatarioti nel 2011, rappresenterebbe uno schiaffo al club e al suo nuovo progetto di sviluppo, senza ingaggi sfarzosi e con carta bianca a Luis Enrique.

Lo spagnolo, intransigente con le sue idee di gioco quanto con le sue truppe, martedì rischia ancora di più perché esce da un periodo difficile con i suoi giocatori e con i media. Il suo metodo, dopo un anno e mezzo di panchina, ha finito con l'usurare e offendere alcuni membri dello spogliatoio, che hanno spifferato alla stampa le loro perplessità. Giovedì scorso i media non hanno esitato a metterlo sotto torchio durante una conferenza. Apparendo teso ma a testa alta, Luis Enrique ha denunciato “bugie” e “voci”, per poi elogiare apparentemente la sua squadra: “Lo spogliatoio è magnifico. È eccezionale, c'è qualità umana e professionale”. L'ex allenatore del Barcellona, che è stato pubblicamente sostenuto dal presidente Nasser Al-Khelaïfi, deve ora fornire garanzie di risultati o rischia di veder vacillare la sua posizione, ha detto la scorsa settimana una fonte vicina al club.

In questo contesto, l'assenza di Ousmane Dembélé dopo l'espulsione ingenua contro il Bayern – uno dei motivi di attrito con Luis Enrique – potrebbe aggravare le carenze dell'attacco palesate nelle ultime settimane. Bradley Barcola (22 anni), in crisi dopo un ottimo inizio di campionato (10 gol, due assist), non ha ancora segnato in Champions League. Il ritorno del centravanti Gonçalo Ramos nelle ultime tre partite è arrivato al momento giusto per la squadra, ma anche lui in Europa è ancora a secco.

Il pareggio per 0-0 di venerdì con l'Auxerre ha dimostrato che la squadra, dotata di una mentalità d'attacco, è diventata molto molle, anche in Ligue 1. Ed è proprio nel mezzo delle peggiori incertezze dall'arrivo di Luis Enrique, e sotto un'enorme pressione, che i giovani dovranno cercare di cambiare le cose, a partire dalla sfida di Salisburgo.

Spalle al muro anche per il Real

Se a Parigi piangono, a Madrid di certo non possono permettersi di ridere. In classifica, gli spagnoli stanno appena un pizzico meglio rispetto ai francesi, ma l'attuale 24° posto – l'ultimo che dà accesso agli spareggi – non è affatto garanzia di ritrovarsi in primavera nella fase a eliminazione diretta di una Coppa vinta ben 15 volte. Il rendimento è sin qui stato pessimo in Champions (6 punti in 5 partite) e altalenante nella Liga, nonostante il recente riavvicinamento al Barcellona. Martedì, dopo la scoppola (di gioco più che di risultato) subita nell'ultima uscita ad Anfield, le merengues saranno impegnate su un altro difficilissimo campo: il Gewiss Stadium di un'Atalanta al comando in solitaria della classifica di Serie A. Fino a qualche anno fa, un successo del Real a Bergamo sarebbe stato scontato, ma i presupposti di partenza ora sono molto diversi. Quella di Gasperini è una squadra conscia delle sue qualità, espresse la scorsa primavera, quando in finale di Europa League aveva annichilito il Bayer delle meraviglie. Certo, a livello di singoli, Carlo Ancelotti continua ad avere un considerevole vantaggio, ma non è scontato che i Bellingham, i Vinicius (al rientro) e i Mbappé, allo stato delle cose siano superiori ai Lookmann o ai De Ketelaere che tanto bene stanno facendo, in Italia come in Europa.

Tra le altre partite della prima serata, occhio alla trasferta dell'Inter di Sommer (2°) sul campo del Bayer Leverkusen di Xhaka (6° a tre punti dai nerazzurri), mentre il Liverpool, capolista a punteggio pieno e a riposo sabato in Premier per il rinvio del derby del Mersey, andrà a Girona (30° con 3 punti). Per gli altri svizzeri in campo, il Bruges di Jashari ospiterà lo Sporting, mentre il Brest di Edimilson Fernandes riceverà la visita del Psv Eindhoven.