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‘Non c’è ancora nulla di certo'

Dopo la notizia dell'interessamento di investitori esteri, il presidente del Locarno Mauro Cavalli fa chiarezza sulla situazione e sulle prossime mosse

8 novembre 2023
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«L’interesse manifestato verso il nostro club da North Sixth Group certo stimola la fantasia, perché fa intravedere la possibilità di una crescita sostanziale per l’Fc Locarno, ma allo stato attuale delle cose non c’è ancora nulla di certo, quindi restiamo coi piedi per terra». Il presidente Mauro Cavalli, dunque, rimane cauto malgrado l’entusiasmo suscitato dalle voci sul possibile ingresso nel sodalizio del gruppo italo-americano già attivo nel calcio, nell’Ascoli e nel Campobasso nella fattispecie. «Per il momento abbiamo ricevuto soltanto una lettera d’intenti, strumento che – si sa – non ha alcun valore vincolante. Speriamo che tutto vada in porto, questo è logico, anche perché sarebbe il solo modo per riuscire a continuare a occuparsi di una squadra come il Locarno, che per la tradizione che ha dovrebbe giocare qualche categoria più in su di quella in cui giostra oggi. Ma per poterlo fare servono sacrifici, e non parlo ovviamente solo di tempo libero da mettere a disposizione, ma soprattutto ci vogliono soldi, e ogni aiuto ulteriore sarebbe naturalmente ben accetto».

Passo fondamentale da compiere sarà la creazione – nell’assemblea del 14 novembre – di una SA, che non andrà a sostituire l’attuale Associazione, ma che la affiancherà. La SA, statuto che consentirebbe di affrontare programmi di più lunga durata (e che sarebbe obbligatorio solo dalla Challenge League in su), si occuperebbe infatti della prima squadra, mentre l’Associazione continuerebbe a gestire tutto il settore giovanile, che conta ben 10 squadre. «La speranza è di raccogliere abbastanza voti affinché la cosa vada in porto». Nel comitato attuale dell’Associazione, formato oltre che da Cavalli anche da Nicoletta Paganetti Fornera, Armando Gerevini e Antonio Straci, dovrebbero aggiungersi Omar Ferro, fiduciario ed ex giocatore dell’Fc Locarno, e l’avvocato italiano Simone Calzolai, che già cura gli interessi nel Belpaese di North Sixth Group. «Il loro ingresso dovrebbe aiutare a preparare al meglio il passaggio alla SA», spiega il dottor Cavalli. «Ancora non sappiamo, a ogni modo, se nella SA saranno presenti persone che oggi già fanno parte dell’Associazione, questi aspetti sono ancora tutti da decidere. Intanto, abbiamo affidato a una società luganese lo studio di fattibilità circa la costituzione della SA, per evitare brutte sorprese e affinché tutto sia in ordine».

Più nel dettaglio, quali sono i programmi e gli obiettivi di questi possibili futuri investitori? «Il gruppo entrerebbe, alla costituzione della SA, con il 40% delle azioni, che diventerebbero il 60% nel secondo anno e il 90% nel terzo. La cosa certa è che, se si dovesse scalare qualche categoria, ci vorranno sempre più soldi, perché i costi crescono esponenzialmente più si sale di livello. Al momento siamo primi in 2a Lega interregionale, ma non sappiamo se lo saremo anche a fine stagione. Noi possiamo immaginare di salire fino alla Prima lega classic, ma è chiaro che – se tutto dovesse andare in porto come auspicato – si può ipotizzare di salire ulteriormente. Nella lettera d’intenti ci viene assicurato inoltre che, almeno per questi primi tre anni, la presenza locale nel club sarà massiccia. Di certo comunque, e ci tengo a ribadirlo, non c’è ancora nulla».

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