Calcio

Svizzera stoppata dall’Italia (e da qualche fischio dubbio)

Partenza orrida: una grande ripresa non basta ai rossocrociati

Tutto regolare (almeno secondo l’arbitro)
(Keystone)

Vittoriosa all’esordio contro la Norvegia, la Svizzera si è inchinata 2-3 davanti all’Italia nella seconda giornata degli Europei U21, vedendo così complicarsi la sua corsa verso i quarti di finale. Tutto è ancora aperto, per continuare a sperare di passare il turno la truppa di mister Rahmen dovrà però battere la forte Francia nell’ultima partita del girone.

Il match contro gli azzurri è stato vibrante, ricco di emozioni e sorprese e anche (come prevedibile) carico di proteste. Il furto subito contro i galletti - la UEFA ha provato a porre rimedio garantendo il VAR dal prossimo turno - ha per certi versi galvanizzato gli azzurri, entrati in campo con enorme determinazione e prestissimo riusciti a passare. Pirola e Gnonto hanno graffiato nei primi 11’, Tonali ha diretto l’orchestra e la Svizzera… ci ha capito poco. Facendo confusione, riuscendo raramente a proporsi e... cadendo ancora. Prima dell’intervallo. Trafitta da Parisi.

A quel punto, con l’acqua alla gola, i rossocrociatini hanno in ogni caso avuto il merito di non mollare. Sono tornati in campo con la giusta attenzione e, in 7’, con Imeri e Amdouni, hanno riaperto i giochi. La ripresa è stata quasi totalmente di appannaggio di Jashari e compagni che, in pieno controllo di palla e gioco, hanno costretto i rivali a indietreggiare. La pressione esercitata e le occasioni create non hanno però portato a nuove reti. Ci sono state le opportunità, ci sono stati almeno un paio di fischi (o non fischi) discutibili del direttore di gara, ma la palla non è più finita alle spalle di Carnesecchi il quale, abbassata la saracinesca, ha garantito ai suoi tre punti fondamentali nell’economia di un girone lontanissimo dall’essere deciso.

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