CALCIO

‘Non dobbiamo complicarci la vita con le nostre mani’

Il Lugano ospita domenica alle 14.15 il Lucerna. Mattia Croci-Torti: ‘Negli ultimi 25 metri ci è venuta a mancare tanta creatività’

10 febbraio 2023
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Può tirare un grosso sospiro di sollievo, l’allenatore del Lugano Mattia Croci-Torti. «L’infermeria piano piano si sta svuotando». Per l’incontro di campionato di Super League con il Lucerna potrà contare nuovamente sul difensore Hajdari, sui centrocampisti Mahou e Bislimi, come pure sul portiere Saipi. Quest’ultimo, però, partirà ancora dalla panchina. «Domenica giocherà sicuramente ancora Osigwe – sono le prime parole dell’allenatore bianconero durante la conferenza stampa prepartita –. Ha la mia massima fiducia, che si è meritato con delle belle prestazioni. Se settimana prossima Saipi risponderà presente a tutti gli allenamenti tornerà lui a difendere la porta del Lugano. Lui è il titolare di questa squadra. Sono contento di averlo in panchina». Domenica, quindi, gli unici assenti saranno Mai e Arigoni, che però si allenano, e lo squalificato Bottani.

Nella formazione che scenderà in campo, potrebbero esserci anche delle novità. I rientranti Hajdari e Bislimi titolari dal primo minuto e anche Steffen potrebbe trovar posto nell’undici iniziale. «L’ho visto molto arrabbiato in settimana durante gli allenamenti – spiega il mister mendrisiense –. È un buon segno quando lui è arrabbiato».

Avversario, quello di domenica, molto tosto, che arriva da un meritato pareggio conquistato nel fine settimana scorso a Berna contro la capolista Yb. I lucernesi dovranno fare a meno di qualche pedina importante come i due portieri Marius Müller e Vaso Vasic, che saranno sostituiti dal giovane 19enne Pascal Loretz, che contro lo Yb ha effettuato il suo debutto in Super League. Altre assenze nei lucernesi, Sofyan Chadeer, Marco Burch, Jakub Kadak e anche Dejan Sorgic potrebbe non farcela. In questo campionato il Lugano ha perso tutte e due le sfide, quindi c’è voglia di rivincita e, soprattutto, di far dimenticare subito ai tifosi la brutta sconfitta patita domenica con il Winterthur. «Ci aspetta una partita molto difficile. Ultimamente negli ultimi 25 metri ci è venuta a mancare tanta creatività, molto genio, carattere e istinto. Tante volte ci complichiamo la vita quando invece si potrebbe crossare o tirare in porta. Dobbiamo tante volte essere più semplici nelle nostre opzioni. Questa settimana abbiamo lavorato tanto su questo aspetto per trovare la giusta convinzione nelle nostre giocate. Naturalmente, dovremo vedere come giocherà il nostro avversario. Dovremo essere bravi a capire subito la situazione in campo. Il Lucerna nelle ultime tre partite ha giocato con tre moduli differenti, il 4-3-3, il 4-2-3-1 oppure il 4-4-2 con i centrocampisti disposti a rombo. Non possiamo preparare una grande partita se non sappiamo che cosa faranno loro esattamente. Indubbiamente, noi saremo pronti come sempre, le opzioni ci sono. Cercheremo di metterle subito in pratica a dipendenza della partita. Ho anche parlato di questo aspetto con i nostri due uomini di centrocampo Sabbatini e Doumbia, per coinvolgerli».

A proposito di centrocampo, mancherà Mattia Bottani, squalificato. Assurdo il secondo giallo sventolato dall’insicuro arbitro Gianforte nei confronti del numero dieci del Lugano. Il fallo non era da giallo e poi alla fine della partita mancavano pochi secondi. Gianforte pochi secondi prima aveva segnalato che mancava un minuto al fischio di chiusura. Chi lo sostituirà? «Un giocatore che ha le stesse caratteristiche di Bottani è sicuramente Aliseda. Lui attualmente sta bene, si allena benissimo, può giocare in quella posizione: più vicino sta alla porta, meglio è per la squadra. Sotto questo aspetto si tratta di un giocatore importante. Non devo però dimenticare che è un ragazzo che in queste ultime partite, in una posizione larga a sinistra, ha messo in difficoltà le difese avversarie. Prima di toglierlo da lì, ci dovrò pensare un attimo. Stiamo recuperando alcune pedine, le decisioni le prenderò dopo l’ultimo allenamento».

A Sion siete andati in vantaggio e avete vinto, contro Grasshopper e Winterthur siete andati in difficoltà dopo esservi trovati sotto. Un caso? «No di certo, sappiamo che in avanti non abbiamo grandi "panzer" per scardinare le difese, quindi dobbiamo essere più attenti. Quando le squadre si chiudono nella loro area facciamo fatica a svettare su di loro. Noi manchiamo di centimetri, sulle palle ferme sentiamo l’assenza di Mai e Hajdari, dobbiamo provocare qualcosa, inventarci nuove giocate, essere più furbi».

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