CALCIO

Bellinzona vittorioso senza strafare

I granata si sbarazzano 2-0 del Vaduz e festeggiano il rientro in campo di Sergio Cortelezzi

(Thomas Chacon)
30 ottobre 2022
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Riscossa doveva essere, dopo l’immeritata sconfitta maturata negli ultimi secondi di gioco contro l’Yverdon, e riscossa è stata. Capaci di trafiggere Büchel due volte nei primi 10’, i granata hanno in seguito dato prova di ordinaria amministrazione, ottenendo tre punti che li tengono incollati alla parte alta della graduatoria e facendo proseguire la tradizione che vede il Vaduz mai vittorioso al Comunale.

Alla prima apparizione nell’area avversaria i granata trovano subito la rete, con Guillermo Padula abile a infilare di testa dopo calcio d’angolo, approfittando di un’inguardabile uscita di Büchel. Non passano che pochi minuti e subito cade dal cielo il raddoppio. Dalla sinistra Berardi pesca Chacón solo soletto in area; il biondo numero 8 ha tutto il tempo di controllare, mirare e trafiggere il povero Büchel con uno splendido sinistro incrociato. Con una formazione composta perlopiù da riserve (con i titolari a riposo dopo la partita di giovedì in Conference League contro l’Az Alkmaar), il Vaduz non riesce mai a rendersi pericoloso in maniera seria. Se la squadra di Mangiarratti è spesso allo sbando, quella di Raineri sembra poter fare ciò che vuole: in evidenza, come sempre, due elementi che per la Challenge League sono quasi un lusso come il già citato Chacón e il capitano Mihajlovic. Recuperi di palla, ripartenze, aperture, i due sono carichi a molla e non c’è azione nella quale uno dei due non metta il piede. Il rientrante Kiassumbua, che durante la prima mezz’ora avrebbe quasi potuto noleggiare una sdraio al vicino bagno pubblico per farsi un sonnellino, viene richiamato all’ordine da Traber che prova a risvegliare i suoi, ma sul colpo di testa del difensore del Vaduz il numero 77 sfoggia una paratona da applausi. I granata sono bravi a non mollare mai la presa: pur con qualche errore di concentrazione, la truppa di Baldo Raineri stoppa sul nascere pressoché ogni iniziativa avversaria. L’unica pecca è forse la prestazione di Pollero, quasi mai capace di inserirsi nel gioco costruito dai compagni e spesso un po’ troppo egoista.

Nella ripresa il vento cambia drasticamente. Memori di quanto accaduto all’andata, quando erano stati capaci di recuperare due reti (pur uscendo sconfitti nel finale), i giocatori del Principato provano la "remuntada" e piantano le tende nella metà campo granata, con le occasioni che iniziano a moltiplicarsi. Fortunatamente gli attaccanti biancorossi faticano a trovarsi e non riescono a concretizzare trame offensive degne di tale nome – anche per merito di una difesa granata ben registrata – e si vedono annullare una rete per fuorigioco. Il Bellinzona sparisce gradatamente dal campo, pur senza mai deragliare: un quieto vivere conquistato grazie al calcio-champagne mostrato nei primi dieci minuti – del quale non rimangono nemmeno le bollicine – ma tutto sommato va bene così. Da segnalare il ritorno in campo di Sergio Cortelezzi, lontano dai campi da 3 mesi e subentrato a Centinaro a 30’ dalla fine: «Mi sono sentito molto bene, a livello personale era importante tornare dopo un lungo infortunio e cercare di riprendere il ritmo-partita. Per un attaccante non è facile entrare così, con gli avversari che pressano, ma sono contento di aver potuto aiutare la squadra. Nel secondo tempo l’abbiamo gestita da squadra, è quello che volevamo fare: devi essere pronto ad approfittare delle occasioni che hai e poi reagire come gruppo, con tanta grinta».

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