CALCIO

Il Lugano pensa al Lucerna, non alla Coppa

Bianconeri alla Swissporarena contro l’avversario che ritroveranno in semifinale. Croci-Torti: ‘Io penso a vincere domenica, loro sono in forma’’

La Coppa è lontana, non basta il cannocchiale
1 aprile 2022
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"I miei pensieri sono tutti lì, non è possibile mandarli via". Il tema della canzone di Pierangelo Bertoli era tutt’altro, ma se si parla di Fc Lugano, specie di questi tempi, non è possibile impedire al cervello di focalizzarsi su un aspetto diverso rispetto alla semifinale di Coppa Svizzera in programma giovedì 21 aprile a Cornaredo. A maggior ragione se lo scadenzario di Super League pone sulla strada dei bianconeri proprio quel Lucerna che contenderà loro l’accesso a una finale rincorsa fin dal 30 maggio 2016, il giorno dopo la sconfitta del Letzigrund contro lo Zurigo. I tifosi sono già proiettati al giorno della semifinale, ma Mattia Croci-Torti sa che il suo compito è anche quello di tenere a freno troppo facili entusiasmi… «Manca troppo tempo alla scadenza del 21 aprile. Nel calcio ogni giorno cambiano le dinamiche, ci sono infortuni, la forma dei singoli muta: sarebbe folle da parte mia pensare oggi a uno scontro previsto tra 21 giorni. Quella di domenica è una sfida particolare per diversi aspetti. La Swissporarena sarà quasi esaurita e sappiamo benissimo quanto importante può essere la spinta del pubblico lucernese, lo ha imparato anche la Nazionale in occasione delle vittorie contro Belgio e, più di recente, Bulgaria. Per il Lucerna si tratterà di una partita determinante. Vincere contro di noi vorrebbe dire arrivare allo scontro diretto con il Gc a meno cinque (sempre se le cavallette dovessero imporsi nel derby) e portarsi a meno due in caso di vittoria. È una sfida decisiva, perché dopo tre sconfitte contro il Lugano per i lucernesi una vittoria rappresenterebbe un’iniezione di fiducia proprio in vista della Coppa. Dobbiamo prepararci per una partita complicata, ma anche bella. Sono contento di giocarla».

Ogni tecnico che si rispetti, ha la capacità di visualizzare nella sua mente, in modo quasi tridimensionale, lo svolgimento della partita che verrà. Mattia Croci-Torti sa esattamente a cosa andranno incontro lui e i suoi ragazzi… «Frick – che a Vaduz era conosciuto per essere un difensivista – a Lucerna ha provato a ribaltare la squadra dandole un gioco offensivo. Ha schierato due punte, ha rispolverato Campo come numero 10, Ugrinic mezz’ala, ha ingaggiato un terzino come Dräger che ha cambiato il volto della squadra con quattro assist e tre gol, ha recuperato Frydek. Senza dubbio, quella attuale è diventata una formazione a trazione anteriore. Temo i primi minuti, sarà una partita difficile e dovremo essere bravi a giocare a calcio. Se mettiamo in campo la nostra qualità e il nostro coraggio, facendo le scelte giuste al momento giusto, sono convinto che potremo metterli in difficoltà, ma nei primi minuti dovremo stare molto attenti perché giocheranno con un entusiasmo incredibile».

L’ultimo turno di campionato ha sancito l’aggancio allo Young Boys al terzo posto, mentre il primo scontro diretto con le prime tre della classe arriverà soltanto a inizio maggio, tra cinque partite (Young Boys a Cornaredo). Ciò significa che in questo mese il Lugano può pensare di accumulare fieno in cascina e giungere alla fase decisiva della stagione con un tesoretto da difendere, in particolare sui gialloneri, nella lotta per un posto in Europa direttamente dal campionato (senza aspettare la Coppa)... «Per me non si tratta di un tema d’attualità, non ci penso. Il focus è su Mario Frick che nelle ultime sette partite ha conquistato 11 punti con tre vittorie e due pareggi. Il Lucerna è una squadra in salute e mi stuzzica l’idea di andare a vincere ancora alla Swissporarena. Solo accumulando vittoria dopo vittoria riusciremo a dare un senso all’idea che un posto tra le prime tre possa essere qualcosa di realizzabile. Ma dobbiamo essere realisti: a volte in passato, quando l’attenzione si è focalizzata al di là del prossimo impegno, questa squadra non ha reso quello che avrebbe potuto e dovuto rendere. Per cui, concentriamoci solo su ciò che ci attende domenica e cerchiamo di vivere l’impegno nella maniera migliore. Senza nasconderci, sapendo che possediamo le qualità per fare risultato».

Lo Young Boys ha lo stesso numero di punti del Lugano, il Basilea ne ha cinque in più. Numeri alla mano, due avversari alla portata, in un’ipotetica rincorsa all’Europa… «A dire il vero, se mettiamo a confronto le tre rose, né Young Boys, né Basilea appaiono alla nostra portata. Non lo dico io, ma non possiamo scordarci che nei confronti diretti sin qui disputati, il Lugano non ha vinto nemmeno una volta. Dovremo sfruttare gli eventuali momenti negativi di queste squadre. Lo Young Boys ad esempio non sta vivendo un periodo facilissimo, non ha vinto a Losanna, ha cambiato allenatore e non ha vinto a Zurigo. Sarà negli scontri diretti che dovremo mostrare davvero il nostro valore, adesso non ci pensiamo».

Per quanto riguarda gli effettivi, una sola assenza, ma di quelle pesanti. Non ci sarà, infatti, lo squalificato Mijat Maric (Guidotti ormai è infortunato da lunga pezza), mentre Hajrizi è in forse. Sul fronte lucernese, squalificati Jashari e Schultz, in infermeria Loretz, Monney e Schürpf.

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