Calcio

Sandi Lovric, da oggetto del mistero a pedina fondamentale

Il centrocampista 22enne nato a Lienz ma naturalizzato sloveno negli ultimi mesi è cresciuto molto, tanto da diventare quasi imprescindibile per il Lugano

23 gennaio 2021
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Mercoledi sera Sandi Lovric la partita del suo Lugano contro lo Young Boys, l’ha seguita dalla tribuna, essendo squalificato per aver accumulato quattro cartellini gialli in stagione. Domani in casa del San Gallo in un altro match di alta classifica, il tecnico Maurizio Jacobacci potrà però tornare a contare sul centrocampista austriaco (naturalizzato sloveno). Covilo dunque, malgrado l'ottima prestazione fornita contro i campioni svizzeri (accusa però anche un piccolo problema muscolare), lascerà il suo posto al compagno, che al Kybunpark andrà nuovamente a ricreare il collaudato trio di centrocampo con Sabbatini e Custodio.

Ma prima di parlare del match di domani, con il 22enne di Lienz facciamo un passo indietro analizzando la sconfitta (la seconda stagionale) contro i bernesi... «Si sapeva che sarebbe stata una partita molto difficile, ma nel primo tempo i miei compagni sono stati molto bravi – afferma Lovric, giunto sulle rive del Ceresio nel luglio 2019 dallo Sturm Graz e fin qui autore di 5 gol e 13 assist in 48 presenze con i bianconeri –. Hanno chiuso tutti i varchi e sono stati molto aggressivi nei duelli, mettendoli in difficoltà. Anche i secondi 45 minuti non sono stati male, ma l'Yb ci ha sorpreso con due traversoni. A livello individuale i gialloneri sono impressionanti e basta un attimo di disattenzione e vieni subito punito. Peccato, la nostra reazione dopo la rete incassata è stata quella giusta e l’occasione di Botta poteva cambiare il volto della partita, ma la seconda segnatura è stata per noi una mazzata. Dobbiamo però scrollarci subito di dosso la sconfitta e andare a cercare i tre punti a San Gallo».

A San Gallo servirà più freddezza sottoporta

Vittoria che però manca da sei partite, nelle quali il Lugano ha ottenuto quattro pareggi e due sconfitte... «Se analizziamo singolarmente queste partite, abbiamo avuto molte possibilità per segnare ma spesso ci è mancata l’efficienza per sfruttare al meglio le occasioni create. Spesso poi ci siamo trovati a inseguire nel punteggio, che non è mai facile e i pareggi sono arrivati negli ultimi minuti, quando poi non c’era più tempo per segnare altre reti».

Per avere una chance di tornare al successo su un campo difficile come quello della terza forza del campionato (a pari merito con il Basilea e tre punti davanti al Lugano), bisognerà quindi mostrarsi più freddi davanti alla porta avversaria... «Speriamo di aver imparato dalle ultime partite e di trasformare in reti tutte le belle azioni che creiamo. Poi difensivamente dovremo essere molto accorti, è una compagine che predilige il gioco offensivo. Sarà una partita molto aperta, l’ultima volta in casa loro (0-0) poteva finire anche con una nostra vittoria».

Una pedina fondamentale

Lovric è cresciuto molto negli ultimi mesi ed è ormai una pedina fondamentale dello scacchiere bianconero... «Attualmente sono in forma e con i tempi che corrono anche essere sani è fondamentale. Peccato non aver potuto aiutare mercoledì i compagni, ma non si può tornare indietro. Il focus è orientato verso domenica e le molte partite che ci attendono nelle prossime settimane. Poi in marzo con la nazionale slovena inizieranno anche le partite di qualificazione per i Mondiali 2022. Devo giocare bene con il Lugano e di riflesso potrò anche sperare di tornare a indossare nuovamente la maglia della nazionale slovena (ha già indossato in 6 occasioni la maglia del Paese dei suoi genitori, dove aver svolto tutta la trafila nelle selezioni giovanili austriache, ndr)».

A proposito di futuro, in molti si chiedono se rivedremo Lovric, il cui contratto scade nel 2022, a Lugano anche l'anno prossimo... «L’estate è ancora lontana. Adesso sono a Lugano, i miei pensieri vanno solo in questa direzione, mi trovo bene e darò ancora il massimo per questi colori».

Jacobacci accoglie Opara e assicura: 'I ragazzi stanno bene'

Per Maurizio Jacobacci, contro il San Gallo «sarà una partita diversa da quella con l'Yb, nella quale comunque il Lugano che ho visto mi è piaciuto. Sarà la terza partita in sette giorni, ma a livello fisico i ragazzi stanno bene. Come spesso succede saranno i dettagli a modificare la storia della partita. Noi ultimamente creiamo sempre tre o quattro occasioni da rete e non è poca cosa, anche se poi chiaramente devono venir tramutate in reti. Non andrò a rivoluzionare la squadra, ci sarà qualche piccolo ritocco (come detto Lovric per Covilo, probabile anche Abubakar al posto di uno tra Gerndt e Bottani, ndr)».

Ieri mattina si è allenato agli ordini del tecnico bernese anche il terzino Lucky Onyebuchi Opara, il cui acquisto è stato annunciato ieri dalla società assieme ad altri movimenti di mercato, che hanno in particolare visto la cessione a titolo definitivo alla Juventus di Christopher Lungoyi (l’attaccante classe 2000 resterà comunque a Lugano per altri 18 mesi, ma per questioni burocratiche non sarà disponibile domani), il percorso inverso compiuto dall'esterno francese Kevin Monzialo (il 20enne francese era già a Cornaredo in prestito), nonché le partenze del danese Odgaard e di Seferaj... «Opara lo avevamo già testato quest’estate e ci aveva convinto. In questi sei mesi ha fornito delle belle prestazioni in Lettonia con la squadra di Serie A dello Spartaks Jürmala. Può giocare sia a destra come pure a sinistra ma in particolare rappresenta un'ottima alternativa a Lavancy».

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