Calcio

Lugano, colpo da ‘grande’. Ce la meritiamo, questa classifica’

Vittoria 1-0 contro il Basilea e risultato utile numero 17 per i bianconeri. Decide Mattia Bottani allo scadere. ‘Un gol di cui avevo un gran bisogno’

Ti-Press/Gianinazzi
29 novembre 2020
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Una fiammata che ti cambia la partita. Che ti trasforma in tre punti uno 0-0 che tutto sommato ci poteva stare, tramutatosi invece in un successo pieno firmato Mattia Bottani, autore del gol decisivo a pochi secondi dal fischio finale di Tschudi. Gioia bianconera, quindi, per una vittoria ai danni del Basilea, pur sempre una delle squadre faro del campionato, che lancia i bianconeri alla rincorsa del leader Young Boys, lontano solo due punti.

Il premio, quindi, il Lugano se l’è preso sui titoli di coda, grazie a uno dei giocatori mandati in campo da Jacobacci in corso d’opera, Anzi, grazie a due dei subentranti, giacché l’assist a Bottani l’ha fornito Odgaard, a suo modo eroe di serata per un assist comodo che ha però fatto la differenza tra un punto che avrebbe accontentato e il successo pieno che profuma di esaltazione. Meritata, non fosse che perché i risultati utili consecutivi dei bianconeri sono diciassette, tra gli otto della passata stagione e i nove maturati quest’anno. Un ruolino di marcia sempre più da grande squadra, quantomeno da squadra ormai pienamente consapevole della propria forza.

Jacobacci: ‘Gran primo tempo. E ci crediamo sempre’

Maurizo Jacobacci mantiene un profilo basso che gli fa onore, senza disdegnare di portare a luce un po’ di sano orgoglio misto a soddisfazione per l’ennesimo risultato utile, l’ennesima partita di livello della sua gestione, e per una classifica davvero bella a vedersi. «Mi auguro che arriviamo il più presto possibile ai 39 punti che ho indicato quale quota salvezza - esordisce il mister - ma faccio volentieri i complimenti alla squadra. Nel primo tempo abbiamo disputato un’ottima gara. Due interventi dell’arbitro lasciano a desiderare, il vantaggio che non ha concesso a Gerndt lanciato verso la porta di Lindner e, soprattutto, il fallo fischiato a Lungoyi che si era liberato della marcatura e stava correndo verso la porta. Sono due occasioni molto importanti. Il Basilea nei primi 45’ non ha creato più di tanto. Ha però cambiato modulo, nella ripresa. Abbiamo sofferto un po’ ma abbiamo potuto deciderla a nostro favore anche grazie ai cambi. Da sempre do grande importanza alla qualità della panchina. Quelli che sono entrati hanno fatto molto bene la loro parte. Compreso Odgaard che ha trovato il pallone conquistato da Bottani in un duello aereo con Klose, che è più alto di lui».

Al netto dei meriti indiscutibili del Lugano, è giusto ribadire che alla luce di quanto emerso nella ripresa, tutto sommato gestita meglio dal Basilea, lo 0-0 sarebbe stato salutato come un risultato equo, pur concedendo al Lugano di aver fatto meglio, e di più, in un primo tempo nel quale Lungoyi è parso imprendibile, creando i presupposti per un vantaggio che però non si è concretizzato. Buoni propositi ai quali Mattia Bottani, nel finale, ha voluto dare la propria benedizione con la rete del successo che premia lui, non sempre decisivo. «All’89’ ho invitato i ragazzi alla calma, affinché portassimo a casa almeno un punto, questo è vero. È però ache vero che siamo entrati in campo per vincerla, questa partita. Sapevo che un match come questo avrebbe potuto essere deciso da un errore, da un episodio. Non è la prima volta che segniamo allo scadere, in altre occasioni siamo stati bravi a crederci fino in fondo. Sì, il punto mi avrebbe accontentato, ma sono dell’idea che in campo si raccoglie quanto si merita. Noi questa vittoria ce la siamo meritata, così come ci meritiamo la bella classifica che abbiamo. Confidavo nel Losanna, che potesse fermare lo Young Boys, ma tant’è. Di sicuro battendo il Basilea abbiamo lanciato un segnale molto forte alle altre squadre. Le abbiamo affrontate tutte, salvo l’Yb, e non siamo stati inferiori a nessuno. Il confronto con tutte le avversarie dice che meritiamo rispetto».

Bottani: ‘Successo figlio dell'ottimo momento’

Entrato dalla panchina, Mattia Bottani ha fatto la differenza, e alla prima occasione avuta ha fatto centro. «Come sempre - scherza il fantasista bianconero, consapevole di non aver mai brillato per freddezza sotto porta -. Questo successo lo si spiega anche pensando al momento in cui siamo ti aiuta. Siamo reduci da molti risultati molto positivi, in casi come questo la testa ti aiuta, così come la qualità della squadra che cresce di anno in anno. Avevo un gran bisogno di questo gol, avevo bisogno di dare il mio contributo, volevo ripagare i compagni che mi hanno sempre fatto sentire il loro calore. Li ringrazio. La mia assenza prolungata non ha aiutato la squadra né ha giocato a me stesso, Ho un rapporto speciale con tutti, con l'ambiente. È stato un anno difficile, avrei potuto perdere il controllo, ma ho sentito l’affetto di tutti».

Lungoyi vicino al gol e fermato sul più bello

Ricco di spunti interessanti il primo tempo un cui il bianconero più attivo sul fronte d'attacco è stato Lungoyi, vicino al gol già al 9' con un tiro a botta sicura forse ritardato di un istante fatale e respinto dal ventre di Cömert. Un primo squillo di marca bianconera seguito però alla replica renana affidata a un'incursione del ticinese Padula, incartatosi però sul più bello, ossia al cospetto di Baumann, graziato dal destro sgraziato del laterale sinistro di Sforza. Pochi gli attimi di respiro di una partita che Gerndt avrebbe potuto sbloccare al 17', se solo si fosse fidato di più del piede destro che sappiamo nom essere il più delicato, tra i due. Meno esitante del collega di reparto è stato Lungoyi, la cui serpentina irresistibile è stata interrotta da Klose al momento del tiro della punta di Jacobacci a ridosso di Lindner che già masticava amaro. Ancora Klose, ancora su Lungoyi, favorito da un disimpegno errato della difesa ospite. Si cambia fronte, per il colpo di testa pericoloso di Cabral al 35', ma sulla ribalta sale ancora Lungoyi, fermato dopo essersi liberato di Hajdari per un fallo che è però il difensore rossoblù (già ammonito!) a commettere, prima di crollare a terra e indurre in errore l'arbitro Tschudi. Un episodio chiave all'interno di una prima frazione vivace, segnata da qualche momento di stanca ma pronta a riaccendersi con improvvise folate. La maggior parte delle quali, di marca bianconera, come testimoniato dal sinistro di Gerndt allo scadere, calciato senza il necessario "giro", stavolta col piede buono.

Paratona di Lindner, ‘bruciato’ da Bottani al 91'

La ripresa ha fatto registrare un maggiore possesso palla del Basilea. Nei primi venti minuti Van Moos (tiro alto) e van Wolfswinkel (colpo di testa a lato pericoloso) hanno spaventato un po' il Lugano, messo in allarme anche da una conclusione "strozzata" di Stocker al termine di una pregevole azione corale degli ospiti. È però di Covilo l'opportunità più ghiotta per sbloccare il punteggio, ma il colpo di testa del mediano bianconero è stato sventato con bravura dal portiere Lindner, in volo. Sul capovolgimento di fronte, pronto Baumann a uscire sui piedi di Cabral. Sui titoli di coda, poi, il guizzo di Mattia Bottani, liberato da Odgaard al centro dell'area: 1-0 e tutti a casa a festeggiare il secondo posto a due lunghezze dallo Young Boys.

Lugano - Basilea 1-0

Rete: 92' Bottani 1-0

Lugano: Baumann; Kecskes, Maric, Daprelà; Covilo; Lavanchy, Macek (65' Guidotti), Lovric, Guerrero (87' Facchinetti); Lungoyi (65' Bottani), Gerndt (76' Odgaard)

Basilea: Lindner; Cömert, Klose, Hajdari; Van Moos (69' Pululu), Frei, Kasami, Padula (46' van der Werff); Stocker; Cabral, Van Wolfswinkel.

Arbitro: Tschudi.

Note: 30 spettatori. Lugano senza Sabbatini (infortunato). Basilea senza Nikolic (ammalato), Jorge, Tushi, Xhaka, Zuffi (infortunati). Ammoniti: 24' Hajdari. 32' Gerndt (fuori la prossima). 39' Macek. 82' Guerrero.

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