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Un dirompente avvio, poi un po' di patemi. Ma gara 4 è realtà

Con una prova maiuscola, la Spinelli Massagno fa suo il terzo atto della finale e rimette in gioco la serie con l'Olympic

Tutonda sembra indicare la via per gara 4
(Ti-Press)

Davanti a un pubblico straboccante e con il tifo delle due fazioni ininterrotto per 40’ – uno spettacolo che vorremmo sempre vedere – a Nosedo la Spinelli ha vinto gara 3 con grande merito e con un 93-80 da brividi. Ci spieghiamo: i brividi sono venuti a tutti i tifosi di un Massagno che, dopo l’estasi del primo tempo chiuso sul 50-33, ha visto dapprima l’Olympic ridurre a sole due lunghezze lo scarto a fine terzo quarto con un parziale di 13-28, 63-61 con il sedicesimo punto di un ritrovato Dusan Mladjan, e poi, addirittura, i burgundi andare avanti con 5 punti consecutivi di Kazadi a 7’ dalla sirena, 71-70. Timeout e la rinascita: un parziale di 11-2 fino all’82-73 con quattro giocatori diversi a definire un ritrovato collettivo efficace a 3’ dalla fine. Cinque punti con Williams e Jurkovitz ricuciono a -3, 81-78 a 117" dalla sirena. Riallungo a 85-78 con la tripla di Williams. A 75” dalla fine. Quando a Nottage viene fischiato il secondo tecnico e va negli spogliatoi, l’Olympic non si trova più e la Spinelli chiude con la tripla di Marko Mladjan sulla sirena fra il tripudio degli oltre 400 tifosi della Sam, zittendo il centinaio di burgundi arrivati da oltre San Gottardo.

Una bella partita iniziata con un primo quarto di rincorsa per Martino e compagni fino al 20-19 con 5 punti consecutivi di Dusan Mladjan. Il secondo quarto è stato da cineteca del basket con una Sam implacabile che nulla ha concesso agli spaesati ospiti, colpiti a ripetizione: 31-21 al 4’, 38-25 con Clanton al 6’, 46-28 con Martino, massimo vantaggio, un +18 da lucidarsi gli occhi e 50-33 con una tripla di Marko sulla sirena.

Pausa di commenti e attese, ma nel basket nulla è deciso. E infatti l’Olympic è tornato in campo con una determinazione che l'accompagna da una vita: rosicchiando punto su punto e creando problemi con la difesa a zona, ha messo la Sam al muro: uno 0-9 li riporta a -6 al 4’, 53 a 47. Poi ricuce ulteriormente fino a -4, 58-54 all’8’ e 2 soli punti a fine terzo quarto, 63-61. Seguito dal finale già descritto, un quarto chiuso sul parziale di 30-19, che ha portato la sfida alla quarta gara di martedì. Una Spinelli in gran spolvero, con una difesa efficace, attenta a rimbalzo dove ai burgundi ha lasciato poco, 11 contro i 20 presi da Clanton e compagni. Una buona scelta delle conclusioni, come lo dimostrano le cifre, 52,9% da 2 e 37% da 3, peraltro simili a quelle dei friborghesi, 53% e 37,9%, ma con soli 3 errori nei 22 liberi tirati. Insomma una squadra che ha ritrovato un Dusan Mladjan sui suoi standard, perché con Marko Mladjan in campo si aprono anche le difese: il gioco sotto ha portato a sole 7 conclusioni da parte di Clanton e Ballard che sono stati bravi a chiudere gli spazi. Martino ha cercato di limitare Nottage con Williams a dargli manforte, mentre il Williams friborghese ha trovato ben 11 punti nell’ultimo quarto. Ma questa Sam ha lasciato solo 7 punti ai vari Martin, Jurkovitz, Green e Cotture. L’atteso Kovac ha avuto 13' di campo con uno 0/2 che dice dello stato d’animo più delle parole. Buono l’arbitraggio, per nulla facile e non sempre coerente, ma ininfluente, tranne che per tifosi dell’Olympic, i cui lamenti sono simili a quelli che si lagnano perché l’acqua del mare è salata.

«Abbiamo giocato un'ottima gara – dice un raggiante Gubitosa –. Un primo tempo da grande squadra. Era chiaro che poi avremmo pagato qualcosa, perché a livello mentale qualcosa cede se sei avanti di 18 punti. Ma siamo stati bravi a riprenderci. Avere il quintetto base in campo nell’ultima parte di gara è stato fondamentale. Tutti hanno veramente dato il massimo. Adesso cercheremo di ripeterci».

E se c’è un’immagine per descrivere quanto si può lottare per vincere, il tuffo di Martino a recuperare il pallone mi ha ricordato quello celebre di McAdoo con la Milano dello scudetto di qualche decennio fa.

Spinelli: Dusan Mladjan 16, Williams 15, Dunans 18, Martino 4, Marko Mladjan 20, Ballard 8, Clanton 7, Tutonda 5.
Percentuali: 31/69 (44,9%) 18/34, 13/35, 18/22; rimbalzi: 20+23; palle perse 12
Olympic: Nottage 20, Williams 16, Kazadi 15, Martin 7, Cotture 7, Sané 1, Kovac 0, Jurkovitz 7
28/61 (45,9), 17/32, 11/29, 13/16; rimbalzi: 11+19; palle perse: 14
Punti su secondo tiro: 21 a 9
Punti dalla panchina: 29 a 39
Parziali: 20-19, 30-14, 13-28, 30-19
Arbitri: Stojcev, Tözser, Tagliabue

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