Tiri liberi

Solo Siviero può salvare il movimento

Il neopresidente federale, che sta per entrare in carica, possiede esperienza e buone idee: speriamo riesca davvero a realizzarle

Ci stiamo avvicinando al cambio di vertice del basket svizzero con l’arrivo sulla poltrona della presidenza di Andrea Siviero. Il suo ‘apprendistato’ in seno a SB è in atto dalla sua nomina anche se, a conti fatti, se la dovrà vedere con un comitato che sarà in carica per altri mesi ancora, sino alla scadenza normale nel 2025.

Claudio Franscella, attuale vicepresidente, fa il punto della sua situazione: «Mi è stato chiesto di rimanere, per dare una certa continuità al lavoro svolto finora, e anche in proiezione futura. Ho risposto che mi riservo ancora qualche settimana prima di dire se accetto o meno, anche in funzione dei miei futuri impegni». Comitato da rinnovare o va bene così? «Ho già espresso più volte il mio pensiero in merito: ritengo che, per coerenza, tutto l’attuale comitato dovrebbe dare le dimissioni, così da permettere al nuovo Presidente di istituire un comitato in sintonia con le sue scelte operative. Ma, per quanto ne so, per il momento nessuno ha dimissionato».

Affaire à suivre, dunque, per questo cambiamento ai vertici di un basket svizzero che ha mostrato cose per nulla edificanti in questo ultimo periodo. Abbiamo parlato a lungo del pateracchio legato al 3x3 e alla votazione della maggioranza dei presidenti, che hanno accettato la compressione dei calendari, andando a modificare tutto l’iter della terza fase, con anticipi, posticipi e incontri infrasettimanali a iosa, che hanno falsato tutto il finale di stagione. Incontrare certe squadre un mese prima o dopo fa una sostanziale differenza, legata allo stato delle squadre, agli infortuni, alle squalifiche o ai cambi di giocatori stranieri.

Già era demenziale la fase a orologio basata sulla classifica alla fine della stagione scorsa, ma questi cambiamenti hanno reso ancora più deleteria la fine di questa terza fase. Un esempio su tutti, il fatto che il Riva si è visto rimandare la gara col Troistorrents di sei settimane fa per ‘epidemia’ – quando tutti sapevano che era soprattutto fuori uso la stella Coulibaly – per poi obbligare le momò a giocarsi la semifinale di Coppa il sabato e la gara da recuperare il giorno dopo a Troistorrents e, di seguito, venerdì ad Aarau e domenica in casa contro Nyon: 4 partite in 8 giorni!

Per non parlare del fatto che, indipendentemente dalla classifica, in ogni campionato che si rispetti, le partite degli ultimi due turni sono giocate da tutte le squadre nello stesso giorno e alla stessa ora. Il tutto per dare almeno una parvenza di correttezza a ogni sfida. Invece, fino all’ultima giornata compresa, sono state concesse deroghe a orari e giorni, una vera assurdità sul piano sportivo e pure etico, anche perché le richieste di cambiamenti a certe società sono state accettate, mentre ad altre no.
Sono queste alcune di quelle anomalie che, ci auguriamo, non vengano più alla luce dalla prossima stagione in poi, perché altrimenti non si aiuta il basket a crescere e ad avere credibilità. Quest’ultimo aspetto sta molto a cuore a Siviero, sia per cercare nuovi sostegni sia per dare nuovi impulsi ed equilibri a tutto il movimento. Riteniamo che queste osservazioni sulle storture che ci hanno accompagnato in questi mesi, unitamente a un codice relativo alla divisione fra 3x3 e 5x5 – che pare si stia mettendo a punto – possano essere un primo passo verso la trasparenza, l’equità di trattamento e un’uniformità di regole che stanno alla base di ogni nuova dinamica gestionale.

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