Basket

‘Mi sento tradito da Swiss Basket’

La Svizzera rimedia una figura barbina anche contro la Danimarca che espugna Friborgo 46-60. Lo sfogo di Kovac: ‘Privilegiare il 3x3 è un'assurdità’

Buoni segnali da Achile Spadone
(Keystone)

La Svizzera perde anche contro la Danimarca per 46-60 ed è sul punto di perdere anche una sua “colonna”, Roberto Kovac: «Mi sento veramente tradito da Swiss Basket: mi erano state fatte promesse che saremmo stati al completo, ho rinviato le nozze per esserci in questo mini torneo, e poi al primo raduno sento di tutti gli assenti, con Sb compiacente. Ho cercato di dare tutto, come sempre, ma mentalmente mi sento svuotato e quella di Friburgo potrebbe essere stata la mia ultima partita in nazionale. Non sono disposto a queste figuracce, frutto di scelte che in nessuna parte del mondo fanno. Privilegiare il 3x3 è un’assurdità, il basket ha per immagine il 5x5, non le esibizioni show».

Lo sfogo di Roberto Kovac dopo la gara è giustificato: anche contro la Danimarca la Svizzera è stata di una povertà tecnica assoluta, al pari dell’avversaria si potrebbe dire, ma i danesi hanno avuto quei cinque giocatori in grado di fare la differenza. Il 6-18 del primo quarto, nel deserto di Friburgo, è stato eloquente di cosa ha prodotto il quintetto rossocrociato. Poi i danesi si son messi a camminare e a sprecare palloni, 11 palle perse a metà gara, favorendo il “rientro” dei nostri: 23-27 all'intervallo. Continuando a ritmi da “Gara delle lumache di Casumaro” (spettacolo da non perdere, ve lo posso garantire), la Svizzera ha trovato il 32 pari con due liberi dell’evanescente Fofana al 26’. Poi i danesi, chiuso il quarto sul 36 a 39, han ripreso a correre e la notte è calata su Friburgo: 36-45 al 3’, 43-56 al 7’, 46-60 il finale. 6, 17, 13 e 10 i punti realizzati dai nostri nei quattro quarti ma è evidente che se segni 46 punti non vai da nessuna parte; 15/61 (25%) contro 17/46 (37%) al tiro, 34 a 46 ai rimbalzi, 10 palle perse contro 21 (tanto per dire del valore dei nordici).

Kovac però conviene sull’atteggiamento in campo: «Rispetto alla gara di mercoledì ho visto gente reattiva in difesa e molto grintosa su tutti i palloni e questo è stato per lo meno un motivo di buona volontà. Ma, chiaramente, la qualità tecnica è stata bassa: se segni 46 punti, non puoi essere contento, anche perché in due gare e contro avversarie certamente non di primo livello (ma neanche di secondo, ndr), non arrivare a 50 punti è deleterio».

Già, il tutto frutto di un gioco che ha avuto anche buone trame ma con errori nelle conclusioni non accettabili in campo internazionale. E pensare che di fronte non avevamo delle difese asfissianti ed energumeni che oscuravano il canestro. No, noi siamo poveri e basta, con qualche talento che potrà crescere, come Spadone, bravo in regia e anche in difesa, top scorer con 7 punti come Kovac e Martin. Qualche spunto da Ganvorka, ma 2 punti in 25’ non sono da urlo; bene Tutonda, 6 punti, 3 rimbalzi e una stoppata a 3” dalla fine coast to coast che è stata la cosa migliore della gara. Senza succo Fofana, 1/7 in 20 minuti, non sono cifre da leader.

Chiudiamo con Kovac: «In proiezione, nelle due gare che ci aspettano è meglio che ci siano più spazi per i giovani di domani e che facciano esperienza con dei pari qualità, per crescere in campo internazionale. I miei 30 minuti di campo saranno più utili a loro, sempre che una nazionale seria Sb voglia metterla in campo anche in futuro e con gli uomini migliori. Seppur non molti, abbiamo un gruppo di giocatori capaci di fare molto di più di quanto visto in queste due gare, e di dare dignità al nostro basket».

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