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‘Siamo la Spinelli, vogliamo il titolo’

La Sam Massagno dà il via ai playoff, ospitando Boncourt per gara 1 dei quarti di finale. Gubitosa: ‘Con tutto il rispetto, va liquidato in tre partite’

Gubitosa però in panchina ci tornerà solo per gara 2
(Ti-Press/Gianinazzi)

Siamo al via dei playoff con i quarti che propongono le seguenti sfide: Massagno–Boncourt, Olympic-Monthey, Vevey-Neuchâtel e Ginevra-Nyon. Dire che le favorite sono le squadre che hanno il fattore campo non è certamente un’eresia e, visti i valori espressi nell’ultimo mese, le prime quattro sono decisamente migliori delle ultime quattro. Basti pensare che il Lugano, con un solo straniero, ha lottato sino alla fine contro altre tre compagni, escluso Neuchatel, per un posto nei playoff. Sarà dalle semifinali in poi che si apriranno scenari al momento difficili da ipotizzare perché dipenderà da infortuni e altro.

La Spinelli, ancora orfana in panchina del suo coach Robbi Gubitosa, che sconta l’ultima delle quattro giornate di squalifica, ospita il Boncourt. Sulla squalifica di quattro giornate non abbiamo scritto nulla ma non si può tacere all’infinito: in tutta la stagione abbiamo visto coach di certe squadre, Vevey e Olympic in primis, dare in escandescenze in ognuna o quasi delle trenta gare, ma squalifiche “esemplari” mai: occhi e orecchie chiusi, qualche tecnico strappato coi denti, ma sospensioni mensili mai, neanche si fossero squartati i grigi in campo: il vento, insomma, tira sempre dalla stessa parte, al di là dei proclami, della suddetta tolleranza e via dicendo. Quando i momenti nella stagione contano, si rivedono le stesse “correnti di pensiero”.

E veniamo, proprio con l’allenatore della Spinelli, alla gara di domani, alle 17.30 a Nosedo: pronti? «Credo che siamo tutti consapevoli del percorso che ci aspetta. Giocare al meglio delle cinque è impegnativo per cui occorre dosare le energie e vedere di ridurre la sfide. Per fare ciò dobbiamo entrare in campo con la giusta determinazione e la consapevolezza delle nostre forze. I quarti vanno liquidati in tre gare e lo dico con tutto il rispetto per il Boncourt».

Un’osservazione che tiene conto di quanto visto in stagione. «Certamente, parlo di differenze tecniche non di altro: se noi siamo arrivati primi e loro ottavi e per un +1 nella differenza canestri, i motivi mi sembrano evidenti. Poi, se la testa non va in campo, tutto si può complicare».

Problemi particolari? «Direi che in generale la condizione è positiva perché abbiamo recuperato alcuni con piccoli acciacchi».

Settore lunghi? «Galloway mi sembra ben messo ma da lui voglio continuità di rendimento, rimbalzi, stoppate, punti. James non ha bisogno di stimoli, mentre Andjelkovic la sua parte la fa sempre: Zoccoletti, per contro, deve crescere e darci più sostanza sotto le plance».

Guardie e play? «Martino sta tornando al top, dopo il calo nell’ultimo periodo: su Bogues e Williams si può sempre contare e in queste gare sanno cosa è utile per girare le sfide».

E i fratelli Mladjan? «Dusan ha ritrovato la forma e su di lui si può sempre contare. Marko è il jolly immarcabile e mi auguro che possa stare al top per tutti i playoff e non abbia infortuni».

Quarti senza storie? «Vediamo come giochiamo la prima: dall’atteggiamento avremo una possibile risposta su come agiremo. Ma le due partite casalinghe vanno sfruttate al massimo: siamo la Spinelli, vogliamo il titolo».

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