BASKET

Juwann James, quando il senso del dovere è più forte del dolore

Asterischi a margine della finale di Sbl Cup vinta dalla Spinelli Massagno. Lo statunitense avrebbe meritato il riconoscimento di Mvp

La precarietà dello scrivere in ambienti confusi da gioie e pianti ha influito sul correttore automatico, trasformando Bruschetti in Boschetti: un errore che non ha tolto il sonno al sindaco Giovanni Bruschetti, ebbro di gioia per questo primo trionfo di Massagno in oltre mezzo secolo di storia. Qualche problema potrebbe averlo invece con il "radar" che l’ha beccato sulla via del ritorno, ma andrà anche a piedi per la sua Spinelli.

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Robbi Gubitosa e Toto Cabibbo si sono abbracciati a lungo a fine gara e anche dopo: le loro sofferenze, dentro e fuori il campo delle ultime 48 ore, sono state spazzate via da un traguardo che rimarrà nella storia.

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I due Mvp della finale sono andati a Malik Johnson e a Isaiah Williams: nulla da eccepire, ma io li avrei dati a J. Dubas, una doppia doppia in finale con 14 punti e 15 rimbalzi, capitano vero dei suoi, e a Juwann James. L’americano della Spinelli ha passato il sabato sera a fare esami alla coscia con un verdetto inequivocabile: 10 giorni di riposo. Invece ha voluto esserci ed è stato protagonista in campo per quasi 19 minuti, difendendo e mettendo 8 punti e 4 rimbalzi, mica noccioline. Non sempre chi segna di più è o deve essere Mvp.

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Non abbiamo fatto nomi specifici sui protagonisti perché, a mio modo di vedere, certe gare sono proprio frutto del collettivo e la Spinelli è stata, al di là delle prestazioni dell’uno o dell’altro, l’insieme che ha portato alla vittoria.

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La Spinelli ha fatto perdere la bellezza di 34 palloni alle sue due avversarie, 19 Ginevra e 15 Vevey, contro le 17 da lei perse (9+8). La vittoria va letta anche con questa cifra perché, è un calcolo ipotetico, ogni palla persa vale 6 punti, +3 e -3: una differenza abissale in un ambito di cifre tanto ristrette, ed è un dato statistico molto più significativo rispetto alle percentuali di tiro.

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Dusan Mladjan è l’unico giocatore ad aver vinto la Sbl Cup 6 volte e con quattro squadre diverse: Ginevra, Lugano, Friborgo e Massagno. Un record che certamente non verrà battuto per qualche secolo, vista la qualità degli svizzeri all’orizzonte.

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Festa ticinese anche in campo femminile grazie a Nancy Fora che con 8 punti e 8 rimbalzi ha fatto la sua parte in finale: scontata la vittoria? Per Nancy non lo era affatto, come potrete leggere nell’intervista pubblicata nei prossimi giorni: fatto è che l’Elfic farà man bassa di trofei anche in questa stagione. Finché avrà il duo Fora-Giroud fra le svizzere (24 punti e 18 rimbalzi per la Giroud), in Elvezia non ce ne sarà per nessuno.

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Bene gli arbitraggi nelle quattro gare. Facile dirlo, dirà qualcuno, visto che la Spinelli ha vinto. Non è così, si tratta di essere conseguenti. Forse c’è stato qualche ricorso di troppo al video, ma è meglio una verifica che mette tutti a tacere, piuttosto che i sospetti. Il metro arbitrale, sia in semifinale, sia in finale sono stati equilibrati e, malgrado la tensione e il tifo imponente soprattutto da parte vallesana, nessuno si è fatto condizionare. Sarebbe bello che questa concentrazione e questa regolarità si vedessero sempre.

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Buona anche l’organizzazione e il responsabile Gérard Bucher ha fatto tesoro del passato per dare i giusti spazi a giornalisti e fotografi. Un passo avanti che ha fatto contenti tutti.

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