Sci alpino

Monney pronto a disegnare le sue linee sulle nevi di Beaver Creek

Dopo una stagione 2024/25 che l'ha visto esplodere, il 25enne friborghese vuol tornare a recitare un ruolo di primo piano in discesa

Che si corra giovedì o venerdì, lui si dice pronto
(Keystone)
2 dicembre 2025
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È in programma sulle nevi di Beaver Creek il primo rendez-vous stagionale degli uomini-jet. Con gli specialisti delle discipline veloci a tinte rossocrociate che vestiranno i panni degli attesi protagonisti. E le frecce all'arco elvetico, come la passata stagione aveva ribadito, non si limitano certo al solo Marco Odermatt. Nell'ombra di quest'ultimo e di Franjo von Allmen, c’è ad esempio Alexis Monney, divenuto per forza di cose il terzo punto di forza della squadra svizzera.

Con due medaglie mondiali in bacheca e cinque podi in Coppa del mondo, l'inverno 2024/25 di Alexis Monney si è trasformato in una favola, culminata con il suo primo successo a fine dicembre a Bormio. Il campione del mondo juniores 2020 non ha però cambiato alcunché della sua personalità. «Sono sempre lo stesso e mi alleno come prima», aveva dichiarato lo scorso autunno durante una tavola rotonda con i media a Dübendorf.

Sulle piste, il 25enne friborghese può trasformarsi in un vulcano, ma quando i riflettori sono puntati su di lui, resta piuttosto abbottonato. La prospettiva di altre vittorie in Coppa del mondo o di una medaglia olimpica non scalfisce quella cortina dietro cui si trincera. «Mi sento bene, la preparazione fisica è andata bene», diceva allora con voce dolce e pacata.

Plasmato per affrontare le piste più selettive della Coppa del mondo, Monney possiede una massa muscolare degna di Aleksander Aamodt Kilde, Marco Odermatt o Franjo von Allmen. Vincitore sullo Stelvio, secondo sulla Streif, terzo ai Mondiali di Saalbach, secondo nella combinata a squadre, poi terzo e secondo a Crans-Montana, lo sciatore di Les Paccots dovrà impegnarsi per confermarsi su questi livelli. «L'ultima stagione e le medaglie mondiali hanno un po’ cambiato le aspettative», ammette il friborghese. Ma niente che lo faccia sentire particolarmente sotto pressione: «Non è nel mio stile», assicura. Ciò non significa che non abbia ambizioni. Al contrario. La sua ascesa ha tuttavia vissuto un momento delicato: nel 2019 ha un contrasto con un allenatore del Centro nazionale di Briga. Aveva “perso la voglia” e non sapeva più come progredire, come ha poi confessato a ‘Schweizer Illustrierte’. Ha comunque tenuto duro, ha cambiato allenatore e un anno dopo è diventato campione del mondo juniores. Oggi, a soli 25 anni (che per uno specialista della velocità sono spesso pochini...), Alexis Monney è uno dei migliori discesisti al mondo.

Attualmente occupa il terzo posto nella gerarchia mondiale dei discesisti (Wcsl). Secondo solo a... Odermatt e Von Allmen, ovviamente. E alle sue spalle, nella top-15, si contano diversi altri svizzeri, come Justin Murisier (sesto), Stefan Rogentin (decimo) e Niels Hintermann (dodicesimo), che si ripresenta al cancelletto di partenza di Beaver Creek dopo aver sconfitto un tumore.

La squadra svizzera si preannuncia come il punto di riferimento nella disciplina regina. Dieci atleti figurano tra i 60 migliori al mondo, mentre solo otto possono prendere il via. Fortunatamente Livio Hiltbrand (22esimo) e Alessio Miggiano (23esimo) si sono aggiudicati un posto fisso in Coppa del mondo tramite la Coppa Europa.

La prima discesa è prevista per venerdì, ma a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli potrebbe essere anticipata a giovedì. Alexis Monney è pronto.