SPORT

Discriminazione nello sport, Berna scende in campo

Etica e competizione, il Consiglio federale vara un pacchetto di misure volte a rafforzare, in particolare, la protezione dei giovani atleti

In futuro gli aiuti finanziari saranno destinati solo a chi favorirà uno sport corretto e sicuro
(Keystone)
25 gennaio 2023
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Occorre rafforzare la protezione in particolare di giovani atleti da atti di violenza, discriminazione e lesioni della personalità. Ne è convinto il Consiglio federale, secondo il quale in futuro gli aiuti finanziari saranno versati alle organizzazioni sportive in funzione dei loro sforzi a favore di uno sport corretto e sicuro. Il pacchetto di misure, che entrerà il vigore già il 1. marzo, comprende anche l’istituzione di un servizio di segnalazione nazionale indipendente e di un organo disciplinare, tutto ciò rientra nel progetto "Etica nello sport svizzero" annunciato dalla consigliera federale Viola Amherd nel novembre del 2021. «Purtroppo tali misure sono diventate necessarie», ha detto il ministro della difesa, della protezione della popolazione e dello Sport nella conferenza stampa organizzata al Centro media di Palazzo federale.

In particolare, il Consiglio federale non tollera alcun abuso e alcuna intimidazione nei confronti degli atleti. Diversi episodi verificatisi negli ultimi anni hanno dimostrato che le direttive esistenti non sono sufficientemente vincolanti sotto il profilo giuridico per pronunciare sanzioni come ad esempio riduzioni di sovvenzioni. Con l’adeguamento dell’ordinanza sulla promozione dello sport ora l’esecutivo ha creato queste possibilità. La relativa base è costituita dallo statuto sull’etica che era stato approvato a fine 2021 dal parlamento dello sport svizzero. Le federazioni e le società sportive devono soddisfare queste disposizioni se si avvalgono di aiuti finanziari della Confederazione. Si impegnano ad adottare misure a tutela degli atleti, come ad esempio misure contro la violenza, lo sfruttamento, gli abusi sessuali, le discriminazioni e le lesioni della personalità.

Un servizio di segnalazione nazionale e indipendente

Uno degli elementi fondamentali del progetto è la formalizzazione giuridica del servizio di segnalazione nazionale indipendente e dell’organo disciplinare. Gestito dalla fondazione Swiss Sport Integrity, è già operativo dall’inizio del 2022, precisa ancora il Governo.

La fondazione esamina segnalazioni di eventuali comportamenti scorretti o irregolarità e in presenza di violazioni del regolamento sull’etica chiede all’organo disciplinare di Swiss Olympic di pronunciare sanzioni. In presenza di comportamenti punibili effettua una segnalazione alle autorità di perseguimento penale. Attualmente la Confederazione sostiene l’attività del servizio di segnalazione con 660’000 franchi all’anno.

Non solo violenza, nel mirino anche le diseguaglianze

L’ordinanza sulla promozione dello sport sottoposta a revisione stabilisce inoltre i requisiti per un’amministrazione moderna delle organizzazioni sportive. In particolare si tratta di regole relative alla trasparenza, alla gestione dei conflitti d’interesse, alla rappresentanza equilibrata dei sessi e alla limitazione della durata della carica per gli organi direttivi. In analogia a quanto prescritto per le aziende parastatali, ora il Consiglio federale stabilisce anche per le organizzazioni sportive che entrambi i sessi debbano essere rappresentati almeno nella misura del 40% ciascuno negli organi direttivi. Tuttavia persegue questo obiettivo con giudizio e tenendo conto del grande valore del volontariato nello sport svizzero. Di conseguenza quote vincolanti dovranno valere esclusivamente per l’associazione mantello Swiss Olympic nonché per le federazioni sportive nazionali.

Le società dovranno adeguarsi entro tre anni

Chi non raggiunge ancora l’obiettivo è tenuto a fornire una motivazione e a illustrare quali misure intende adottare in futuro per raggiungerlo. Per tutte le altre organizzazioni sportive come federazioni o società regionali, Swiss Olympic dovrà elaborare una soluzione settoriale che sostenga la promozione di una rappresentazione equilibrata dei sessi, in cui non vengano necessariamente richieste delle quote.

L’ordinanza prevede periodi transitori in particolare per l’attuazione delle direttive relative al buon governo: le federazioni nazionali sono tenute ad attuarla dal 1° gennaio 2025, mentre le società sportive che percepiscono esclusivamente sovvenzioni per corsi e campi G+S dovranno farlo dal 1° gennaio del 2026.

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