BASKET

Una Nazionale positiva e con prospettive

Roberto Kovac commenta le due partite della Svizzera contro Polonia e Austria: ‘Viste le molte assenze siamo andati meglio di quanto ci aspettassimo’

La Svizzera è uscita bene dalla doppia trasferta in Polonia e in Austria. Contro i polacchi era una storia… impossibile, come ci conferma Roberto Kovac, il leader di questa Nazionale: «Sapevamo sin dal sorteggio che contro la Polonia non c’era molto da fare. Il loro quarto posto agli Europei ha evidenziato il loro potenziale e anche contro di noi hanno espresso un buon basket. Si può dire che siamo stati bravi a stare in partita per metà gara, ma poi la differenza di potenziale si è vista».

Con l’Austria invece… «Con l’Austria si sapeva di potercela giocare, pur con le assenze di alcuni giocatori importanti come Kazadi, Zinn, Marko Mladjan e Cotture. E in effetti siamo stati superiori a loro come collettivo perché fisicamente loro erano più forti. Però hanno sfruttato poco i lunghi sotto le plance, anche grazie alla nostra difesa».

Il collettivo lo si è visto quando gli avversari ti hanno francobollato in ogni angolo del campo e sono emersi altri giocatori come Polite e Burrell... «È stato un vantaggio giocare questa gara con due novità, giocatori che l’avversario non conosceva. Concentrando la difesa su di me, che avevo realizzato 20 e 18 punti nelle precedenti sfide, hanno "trascurato" altri che hanno beneficiato di questi spazi, in particolare Polite che è un giocatore giovane, ma di grande qualità».

La regia di Fofana vi ha fatto soffrire, nel senso che spesso si è perso in individualismi controproducenti e forzature eccessive.,, «Non è stato facile per lui avere il ruolo di primo play, abituato com’era a giocare un ruolo di guardia con Zinn e Kazadi: infatti, era il mio primo cambio. Voleva dimostrare il suo valore e quindi ha trascurato un po’ il collettivo ma, in prospettiva, ha qualità che verranno utili».

Avete subito molti canestri in penetrazione, soprattutto nel primo tempo: un amalgama difficile? «Diciamo che i meccanismi difensivi vanno allenati molto e il tempo a disposizione non è stato sufficiente, anche perché occorreva inserire i nuovi anche negli schemi d’attacco. Nel primo tempo abbiamo pagato un po’ questo aspetto degli austriaci, ma nella ripresa siamo andati un po’ meglio».

Una conclusione su questa campagna all’Est? «Diciamo che siamo andati meglio di quanto si pensava, viste le assenze. Il fatto di aver trovato giocatori molto validi come Burrell e Polite – ma anche la regia di Solcà è stata molto positiva –, ci fa guardare avanti con fiducia. Dopo le prossime due gare in casa contro Croazia e Polonia, faremo parte di un nuovo girone a quattro per trovare un posto agli Europei. Dobbiamo guardare a quel traguardo con molta determinazione e con la speranza che ci siano tutti».

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